
OPERE PROPOSTE
NOTA BIOGRAFICA
Stefano Accorsi (Sarzana, 1966) vive e lavora nella sua città natale. Nel corso della sua attività ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui nel 1997 una segnalazione della Giuria del “Premio Carlo dalla Zorza”, 2^ edizione (Galleria “Ponte Rosso”, Milano), nel 2004 il premio dell’Assessorato alla Cultura al “IV Premio Nazionale di Pittura e Scultura Città di Novara”, nel 2005 il “VI Premio Nazionale d’Arte Contemporanea Saturarte” (Genova, sezione pittura), nel 2006 una segnalazione della Giuria del “VI Premio Nazionale di Pittura e Scultura Città di Novara”. Finalista al “Premio Arte Mondadori” nel 1996 e nel 2001 e del Premio d’Arte Contemporanea “Il Segno” (“Galleria Zamenhof”, Milano) nel 2009. Tra le principali pubblicazioni La materia è il colore, Mondadori, Milano 2010. Tra le ultime mostre personali spiccano Tempio Psichico, Galleria virtuale di “Piziarte”, 2005; Psiche, ContemporaStudio, Firenze, 2006; Psiche, Insolito Details, Sarzana, 2008; Walk on the light side, grande mostra antologica presso la Galleria Zamenhof di Milano. Mentre tra le mostre collettive di rilievo vi sono Post Avanguardia, Castello Estense, Ferrara – Castello Malaspina, Massa – Castello di Carlo V, Lecce, 2010; Biennale di Ferrara, Dissolvenze Incrociate, Chistro di Sant’Anna / Salone San Francesco, Ferrara, 2010; Ut Poesi Pictura, Palazzo della Racchetta, Ferrara, 2010; La ruggine e la luce, Galleria Zamenhof, Milano, 2011.
CRITICA
a cura di Virgilio Patarini
E’ luce la materia di cui si compongono i quadri di Stefano Accorsi. Luce allo stato puro. Luce – colore. Laddove il colore ad olio è utilizzato con tale sapienza di stesura e di composizione sulla tela da sembrare altro da sé. Da sembrare impressione fotografica: luce fotografata, impressa sulla pellicola. Una luce calda, pastosa, a tratti friabile, quasi tangibile. Una luce pulsante, che si irradia dal centro del quadro, che conquista, a fatica, irradiandosi, ogni centimetro quadrato della superficie, con pennellate fitte e modulate, inquiete, che sembrano vibrare di un afflato vitale, che a tratti si sfaldano, si addensano, si distendono. Ogni pennellata di colore è un piccolo respiro trattenuto, in impercettibile fremito, un palpito appena accennato. Psiche è il titolo ricorrente di tutte queste opere, che si presentano quindi al nostro sguardo come un vero e proprio ciclo tematico, anche stilisticamente coerente. O che si squadernano ai nostri occhi come una serie di capitoli di un unico ampio, articolato racconto. Ogni quadro una pagina, uno spunto narrativo. Oppure la stessa storia narrata da un diverso punto di vista. O lo stesso paesaggio visto ad un’ora diversa del giorno. Variazioni sullo stesso reiterato, ammaliante tema musicale. Oggi noi, figli di un Freud minore, intendiamo col termine “psiche” la “mente”. E subito pensiamo al conscio, all’inconscio, alle nostre piccole nevrosi quotidiane o alle grandi psicosi del nostro tempo. Ma agli antichi greci, che hanno coniato questa parola, e che la sapevano lunga, con “psiche” intendevano “anima”, nel senso specifico di “soffio vitale”. Ed ecco che allora dobbiamo, possiamo intendere diversamente questo ciclo pittorico che il giovane artista di Sarzana ci propone: il racconto di un’anima. Forse la sua. O forse l’Anima con la “A” maiuscola. Anima mundi. L’anima del mondo.
a cura di Flavia Motolese
Luce e colore sono i due elementi dominanti che compongono la pittura di Stefano Accorsi: la sua indagine formale muove dal sostrato dell’Espressionismo Astratto Americano, dal Color Field Painting di Kenneth Noland alle peculiari allusioni luministiche di Leon Berkowitz. Come ha affermato Noland: “Ogni cosa è colore, il colore in pittura è un modo per cercare di sospendere, di far vibrare le cose senza affogarle nello strutturalismo del surrealismo o del cubismo… La struttura è un elemento molto importante, ma nella migliore pittura di colore la struttura non è mai evidente e non è specchio rappresentativo di qualcos’altro, solo di se stessa…”
Il dipinto si spinge oltre la soglia del visibile diventando lo spazio dove la luce si materializza, in raggi o bagliori, attraverso progressioni tonali e velature, caricandosi di valenze allusive che ricordano quelle di Claudio Olivieri. La pratica pittorica di Accorsi si fa rituale per raggiungere quella perfezione esecutiva che coincide con la dichiarazione dell’assolutezza del colore, votato al trascendente. La raffinatezza e il rigore compositivi uniti alla nettezza lineare delle stesure cromatiche, che raggiunge il suo acme nelle sequenze di complementarità cromatica, si avvicinano all’illusione fotografica.
La ricerca dell’artista è incentrata sull’espansione luminosa del colore sulla tela, il cui punto focale è il diffondersi della luce nello spazio, un luogo non fisico ma che ne acquisisce la profondità prospettica. L’astrazione pura traduce uno stato mentale, una dimensione indefinibile tra coscienza e incoscienza in cui si manifestano epifanie di percezione visiva di stampo metafisico. Il dipinto concretizza così le forme del pensiero diventando una superficie riflettente emozioni e pensieri, che trasferisce la dimensione psicologica dell’artista in quella dello spettatore.
La psiche evocata da Accorsi è la nostra parte immateriale, è il complesso delle funzioni e dei processi che danno all’individuo esperienza di sé e del mondo e ne condizionano il comportamento. Le sue opere rappresentano ciò che non è tangibile, immagini mentali che invitano alla contemplazione, aprendo varchi per un possibile viaggio interiore
Attività:
1995 – Galleria “CentroArteModerna” Pisa
1996 – Personale “Scenari di un percorso” Sarzana
1996 – selezionato “Premio Arte Mondadori” (diploma di merito);
1997 – Rassegna “Artisti della Lunigiana” presso:Palazzo civico Sarzana, Palazzo della Pretura Pontremoli
1997 – segnalato “Premio Carlo dalla Zorza”, 2^ edizione, galleria “Ponte Rosso” Milano;
1998 – Galleria “Il Collezionista” Roma
– Galleria “Studio d’Arte Due” Venezia
– Galleria “Centro Storico” Firenze
– Galerie “Everarts” Parigi
1999 – Personale “Tensione verticale” – Circolo culturale “Cabaret Voltaire” La Spezia
– Galleria “Il Collezionista” Roma
2000 – Personale presso Palazzo Civico Sarzana
– Collettiva nell’ambito delle manifestazioni celebrative del Giubileo in Roma
– Personale “Pulsioni-Geometrie” Sarzana
– “Mostra di Natale” presso:
Galerie Bertrand Kass Innsbruck, Antonio Battaglia Arte Contemporanea Milano
2001 – Personale presso Galerie Bertrand Kass Innsbruck
– Personale presso “Café il Teatro” Sarzana
– Esposizione e performance in seno alla rassegna musicale “Suona Garibaldi”
2001 – selezionato “Premio Arte Mondadori” (diploma di merito);
2002 – Collettiva “homo ludens” – Logge di Palazzo Pretorio Volterra
– Laboratorio d’arte “La Calandriniana” – Piazza Calandrini, Sarzana
2003 – Performance in seno allo spettacolo multimediale “LaRonZa” presso il laboratorio Teatro Ocra, Sarzana
2004 – Personale “Opus” presso Portrait Café La Spezia
– Manifestazione “Arte aperta” Sarzana
– 2004 – vincitore ex aequo premio dell’assessorato alla cultura al IV “Premio Nazionale di Pittura e Scultura Città di Novara”;
2005 – Personale “Tempio psichico” Galleria Piziarte -www.piziarte.net-Teramo
2005 – vincitore VI “Premio Nazionale d’Arte Contemporanea Saturarte”, Genova, sezione pittura.
2006 , Stefano Accorsi – Psiche, CONTEMPORASTUDIO, Firenze, personale
2008 Giro del mondo dell’arte in 80 artisti: tappa 2, 911 GALLERIA D’ARTE, La Spezia
Partecipa al Premio Terna, 1^ edizione, con l’opera “Psiche 27
2009 , Il Segno – Mostra dei finalisti, ZAMENHOF, Milano
2010 , Post-avanguardia, ZAMENHOF, Milano
La Materia è il colore, ATELIER CHAGALL, Milano
Dissolvenze incrociate, CHIOSTRO DI SANT’ANNA, Ferrara
2011, Terza dimensione, ZAMENHOF, Milano
Arte come forma poetica, PALAZZO RACCHETTA, Ferrara
Koinè 2011, ZAMENHOF, Milano
Il Segno, GALLERIA ARIELE, Torino
Orizzonti di Attesa, CASTELLO CARLO V, Lecce
La ruggine e la Luce, ZAMENHOF, Milano
2012, Personale, Walk on the light side: la luce di Psiche,Galleria Zamenhof , Milano
Stefano Accorsi: mostra personale “Psyché”,Galleria Gour-Beneforti di Bastia, Corsica
Il senso del colore (Prospettiva Post-Avanguardia, secondo ciclo),Palazzo Zenobio,Venezia
La ruggine e la luce (Prospettiva Post-Avanguardia, secondo ciclo),Palazzo Zenobio,Venezia
KOINÉ, 60 artisti della Galleria Zamenhof per una lingua comune dell’arte contemporanea (Prospettiva Post-Avanguardia, terzo ciclo),Palazzo Zenobio,Venezia
Matter and Soul 2,ATELIER CHAGALL,Milano
2013 Game Over The Top. Nuvole e metallo,Galleria Zamenhof , Milano
Start Up 20: 20 artisti per la Galleria 20,Torino
2014 La Ruggine e la Luce,Palazzo Racchetta,Ferrara
La Ruggine e la Luce,Palazzo Ricci Oddi,Piacenza
Oltre il segno,Palazzo Stella,Genova
2015 Koinè 2015,SPAZIO LIBERO 8 ,Milano
Koinè 2015,SPAZIO E ,Milano
Koinè 2015,AMICI DELL’ARTE – COMPLESSO MUSEALE ARCHITETTONICO RICCI ODDI ,Piacenza
Astrazione 2.0,PALAZZO RACCHETTA,Ferrara
2017 II Biennale di Genova, SATURA – PALAZZO STELLA ,Genova 2019 Genova, SATURA – Palazzo stella