
OPERE PROPOSTE
BIOGRAFIA
Domenico Asmone, nato a Bologna nel 1963, vive a Pistoia dal 1969. Artista autodidatta, inizia a partecipare ai concorsi in estemporanea sul finire degli anni ’90, riscuotendo subito successo e riconoscimenti. Si crea, in quel periodo, un gruppo di amici pittori, da Siliano Simoncini individuati più tardi col nome di “Indipendenti” , con a capo l’artista Giorgio Giacomelli, che saranno stimolo e guida per il proseguo della attività artistica di Asmone.
Gallerie di riferimento: Orler, Affordable Art Point (Marcon – Venezia), Flyer Art Gallery (Roma), Satura Art Gallery (Genova), ONART Gallery (Firenze), Galleria del Leoncino (Pistoia).
Le sue ultime opere sono pubblicate nel volume Cromatici, accordi e dissonanze, Casa Editrice Gli Ori.
Negli ultimi dieci anni unisce all’attività pittorica quella di operatore culturale. Dal 2005 fonda insieme ad altri amici pittori l’associazione culturale “Casa del pittore, dello scultore e del poeta” di Montecatini Terme (PT), per la quale collabora fino al 2006. Dal 2007 al 2009 è vice presidente dell’Associazione Culturale “La Pergola Arte” di Firenze (della quale è stato socio fondatore). Dal 2010 è Presidente della Associazione Culturale Brigata del Leoncino di Pistoia.
Dal 2013 con la realizzazione della nuova sede della Brigata del Leoncino ha voluto ed inaugurato la Galleria del Leoncino (direzione artistica condivisa con Franco Cappelli e Silvia Percussi) che ha il compito di divulgare e valorizzare l’arte contemporanea pistoiese.
Ha curato numerosi eventi artistici, fra i quali ricordiamo: La Pergola Arte a Palazzo Medici-Riccardi, Firenze, 2009 – Galleria d’Arte Valiani e Brigata del Leoncino, al servizio della cultura pistoiese, Galleria d’Arte Valiani, 2010 – Alberto Marini, attimi di vita-la vita di un attimo, Galleria d’Arte Valiani Pistoia, 2010 – Viaggio nella pittura contemporanea pistoiese, Auditorium ViBanca Pistoia, 2010-2011 – Gli specchi delle ombre, poeti e artisti al dunque, Auditorium ViBanca Pistoia, 2012 – Franco Cappelli, città radiose, Biblioteca San Giorgio Pistoia, 2012 – Giuseppe Gavazzi, disegni, Galleria del Leoncino Pistoia, 2013 – Small, artisti pistoiesi a confronto sul piccolo formato, Galleria del Leoncino Pistoia, 2013 – Lando Landini, i disegni di Parigi, Museo Marino Marini Pistoia, 2014 – Antonio Possenti, il grande burattinaio, Galleria del Leoncino Pistoia, 2014 – Silvia Percussi, la solitudine dell’albero, Comune di Piteglio (PT), 2015 – Lando Landini, una vita per l’arte, Sale Affrescate Comune di Pistoia, 2015 – Franco Cappelli, cosmologie, Comune di Piteglio (PT), 2016 – Giuliano Gori, avanguardia nell’arte contemporanea, Galleria del Leoncino Pistoia, 2016 – Valerio Gelli, Galleria del Leoncino Pistoia, 2016.
Autore del racconto Caro Arrigo ti scrivo, Edizioni Brigata del Leoncino, 2012.
Critica
a cura di Siliano Simoncini
Accordi e dissonanze- sonorità cromatiche –
dal catalogo Cromatici, accordi e dissonanze, Edizioni Gli Ori, 2016
La cultura artistica attuale è simile a un labirinto multiforme e l’eclettismo domina. La storia insegna che quando si presentano le crisi nazionali, o in questo caso internazionali, i riferimenti “canonici” – i cosiddetti valori persistenti – sono lasciati in letargo, avviene che nel meandro ci perdiamo davvero. Così oggi la filosofia ha il pensiero debole (Gianni Vattimo), la società è liquida (Zygmunt Bauman) e a più di trent’anni dall’avvento della cultura Post-moderna (Jean-Francois Lyotard) Carlo Bordoni scrive che, dopo le molte aspettative, noi viviamo un presente senza nome. Lo smarrimento è tale che non riusciamo più a dimorare in noi stessi e la necessità essenziale è quella di ritrovare altrove quando è stato “perduto”. Infatti, già si diceva che il post moderno preludeva al pre-romanticismo ed è per questo, che i revival, le contaminazioni, lo sperimentalismo utopico, sono divenuti il riferimento ineludibile. È il nostro tempo, né peggiore né migliore di altri, e l’arte può contribuire a traghettarci in un futuro prossimo nel quale il nome possa qualificarsi con un sostantivo identitario.
Dovendo dedurre da ciò come oggi si orientano gli artisti, si può apprendere visitando la Biennale Veneziana, Arte fiera a Bologna e le mostre sul contemporaneo, per esempio, organizzate quest’anno a Firenze: Jean Fabre e Ai Weiwei. In queste sedi “ufficiali” dell’esperienza artistica contemporanea, infatti, gli orientamenti cui accennavo sono ben riconoscibili: nelle prime due prevalgono revival e contaminazione, mentre lo sperimentalismo utopico emerge nell’ultima.
Questa premessa ovviamente ha un fine: specificare al meglio come l’esperienza artistica di Domenico Asmone si sia formata e come stia procedendo, rispetto alle personali riflessioni estetico-linguistiche sulla cultura del momento e sul sistema preposto ad accogliere il frutto della creatività.
La mostra presenta una serie di dipinti realizzati quest’anno: per Domenico un periodo molto intenso e proficuo di buoni risultati, poiché ha potuto usufruire di uno studio ampio fuori dalla propria abitazione ed è anche riuscito a ritagliarsi il tempo necessario per realizzare una quantità notevole di opere. Lo spazio nuovo gli ha consentito di lavorare a opere più grandi e impegnative, come di riappropriarsi dello stile e della poetica a lui più consoni – astratto informale – e che meglio lo identifica come artista. Come dicevo nella premessa, anche Domenico ha fatto i conti con il revival e la citazione prendendo a riferimento il periodo degli anni ‘50/’60, in particolare, per l’uso della spatola al posto del pennello, l’informale di Sergio Scatizzi e Ennio Morlotti. Cosa singolare però, è che egli è riuscito a rigenerarne la funzione semantica e, soprattutto, la finalità estetica. Infatti, i due noti artisti – il toscano Scatizzi e il lombardo Morlotti – impegnati nella transizione dal figurativo all’astratto, ebbero sempre come riferimento la realtà: il paesaggio, la natura morta, il fogliame, e anche il colore era collegato alla peculiarità dei soggetti. Per Asmone invece, lo stile caratterizzato dalla stesura del pigmento con la spatola, si qualifica per altri motivi che per me astraggono completamente dalla realtà. Il suo attuale ciclo pittorico in effetti, si può, a buona ragione – e ne valuteremo il perché – relazionarlo con la musica. Quando ho visto le opere, vuoi per il ritmo della composizione quanto per il colore “sonoro”, ho immediatamente provato delle sensazioni sinestesiche. Forma e colore si presentavano ai miei occhi come il risultato di partiture in accordo armonico o dissonante, proprio come se “ascoltassi” la pittura.
Nel 1912 W.Kandinskij nel suo Lo spirituale nell’arte, scriveva: (..) puro suono della parola priva di ogni funzione denotativa – puro suono della forma musicale priva di qualsiasi funzione descrittiva – puro suono degli elementi pittorici svincolati da qualsiasi necessità mimetica e rappresentativa. Con questo passo possiamo comprendere come l’artista russo abbia dato inizio all’autoreferenzialità del linguaggio, svincolandolo sia dal soggetto quanto dai substrati del significato. Così per l’arte astratta, che da lui ebbe la propria epifania, l’azzeramento di quanto fino a quel momento era stato fatto nelle arti visive intraprese il cammino per giungere fino a noi, e ben sappiamo quanto straordinario ne sia stato l’esito.
La musica va oltre le idee, rappresenta l’essenza della realtà. Questo è quanto affermava Schopenhauer ne: Il mondo come volontà e rappresentazione pubblicato nel 1819. Ebbene Kandinskij, volle trasferire nel linguaggio della pittura il significato profondo di quest’affermazione chiave per il futuro dell’arte.
Domenico Asmone dunque, riprende questo percorso e corroborandolo con uno scrupoloso studio dell’Arte del colore di Johannes Itten (pubblicato nel 1961 ma frutto della sua esperienza d’insegnante alla Bauhaus negli anni ’20) è riuscito nell’intento cui accennavo: ovvero, rendere “sonori” i suoi quadri.
Le opere scelte per questa mostra sono state suddivise in quattro “partiture” che hanno rispettato la monotematicità della ricerca. Infatti, Asmone titola di solito i suoi quadri cromatico e a seguire, il nome del colore dominante nel dipinto; in conseguenza ecco l’ordine della mia proposta: cromatici – profili cromatici – frammenti cromatici – materia cromatica –
Cromatici, vuole significare che un colore è prioritario sugli altri; infatti, il registro della tinta può riverberare in rosso, in grigio, in giallo, in blu, però sempre integrato dal gradiente di luminosità, dal complementare, dal nero o dal bianco e dal contrasto di tono caldo/freddo. Tale peculiarità, non presente in contemporanea in tutte le opere ma singolarmente, questo è scontato. Detto ciò, il riferimento sonoro va ai singoli strumenti di un’orchestra, sull’esempio proposto da Kandinskij quando pensava di tradurre in forme e colori, il Lohengrin di Wagner e a tal fine propose questi abbinamenti tra colore e strumento: giallo/tromba, fanfara – azzurro/flauto – rosso/tuba – arancione/ contralto, campana – verde/violino – viola/ corno, fagotto, zampogna – Blu/violoncello – grigio (equivale al verde ma sfumato) /violino senza movimento – bianco/pausa breve/lunga – nero/silenzio profondo. Così, guardando le opere di questa sezione, possiamo – parafrasando l’idea kandiskijana – prendere contatto con la caratteristica delle singole “sonorità” e, al contempo, apprezzare la pertinenza estetica del dipinto rispetto all’organizzazione compositiva.
Con profili cromatici ha inizio per l’artista un percorso che lo conduce nella profondità della “concertazione”; ovvero, la suddivisione dello spazio orizzontale: basso come “corpo orchestrale” e alto, come “ritmo” costante o leggermente variato, se la mia interpretazione è condivisa, non può che essere avvertita come la necessità di vedere applicato, in un sistema di accordi armonici o dissonanti, il presupposto “polifonico” della composizione. Una risposta di poetica molto esplicita da parte di Asmone rispetto a quanto il sottoscritto sosteneva nella premessa: citazione sì, ma rigenerata e resa autonoma.
I quadri di frammenti cromatici, a mio avviso invece, si possono “ascoltare” come delle suite (successione) oppure della sua variante chiamata ordre (ordine). Ovvero, diversi colori/suoni emessi in sequenza, oppure in serie con movimenti (tempi), alla stregua della musica barocca: adagio, andante, allegro…ecc. ma in un’unica tonalità e quindi con uno stesso colore modulato. Asmone, in questo caso, dà sicuramente delle risposte pittoriche di destrutturazione compositiva, però riuscendo – con perizia pittorica – a tenerne “legati” in un sistema virtuoso i singoli elementi.
Le opere selezionate per la categoria materia cromatica, appartengono a un’esperienza il cui recupero storico va sempre allo stesso periodo e in particolare all’informale materico: Alberto Burri e Antonio Tapies, su tutti. In questi dipinti, Domenico usa il pigmento miscelandolo con la sabbia, per cui gli esiti estetici sono molto “terrigni” e in conseguenza – si potrebbe pensare – scarsamente sinestesici rispetto al rapporto colore/suono. In questo caso però, sosterrei la tesi che sia la musica sperimentale a venire in aiuto. Tale esperienza, che si fa risalire agli anni ’50, (si noti la correlazione con l’arte dello stesso periodo presa in considerazione dal nostro artista) e il cui esponente tra i più significativi è stato John Cage, prevedeva partiture dai risultati imprevedibili e dalle dissonanze più esasperate. Per Asmone stendere con la spatola il pigmento senza additivi, gli richiede un minimo sforzo perché la tinta può scorrere fluida seguendo il gesto ma insieme alla sabbia, il colore ha maggiore difficoltà a fluire; tanto è vero che anche al solo pensarci si ha la sensazione dello “stridere” dei granelli e in conseguenza, si attiva una correlazione emotiva che ci fa “sentire” il colore come “salato” e “secco”. Allora, se queste mie considerazioni non sono ritenute congruenti con la tesi sinora sostenuta porto, a testimoniarne la ragione, gli stessi dipinti. Fissateli attentamente, e con la fovea mettete a fuoco le particelle che ne definiscono le singole quantità materiche e avrete la sensazione di provare una sinestesia ben diversa da quella delle opere descritte in precedenza. Una “sonorità” altra, appartenente più alla musica di cui facevo cenno.
Con questa mostra, Domenico Asmone non soltanto offre una testimonianza significativa di quanto l’arte a Pistoia sia diversificata e ricca di sorprese ma, oltre a far riflettere i suoi estimatori sulla buona qualità e lo sviluppo della poetica, altresì – almeno questo è quanto auspico – deve sollecitare lo stesso artista su come procedere per incrementare gli esiti di questo proficuo momento.
ESPOSIZIONI
Mostre personali recenti
Cromatici – accordi e dissonanze, a cura di Siliano Simoncini, Biblioteca S.Giorgio, Pistoia, 2016
Ricordi, a cura di Siliano Simoncini, Galleria del Leoncino, Pistoia, 2015
Cromatiche veline, a cura di Irene Vairo, Palazzo della Sovrintendenza, Salerno, 2015
Domenico Asmone, a cura di Michele Bianco, Centro Culturale Daedalus, Salerno, 2015
Cromatiche veline, a cura di Maurizio Tuci, Palazzo del Comune, Piteglio (PT), 2014
Domenico Asmone, a cura di Ugo Barlozzetti, Auditorium ViBanca, Pistoia, 2010
Rebus sic stantibus, a cura di Andrea Bolognesi, Galleria d’Arte Valiani, Pistoia, 2010
Domenico Asmone, a cura di Pier Francesco Listri, Galleria Via Larga, Firenze, 2010
Cromatici, a cura di Pier Francesco Listri, Hidron, Campi Bisenzio (FI), 2009
Domenico Asmone, a cura di Pier Francesco Listri, Galleria d’Arte Valiani, Pistoia, 2009
Domenico Asmone, a cura di P. F. Listri, Saletta Boccuzzi Piazza della Signoria, Firenze, 2008
Contemporaneamente, a cura di Pier Francesco Listri, Galleria d’Arte Valiani, Pistoia, 2008
Domenico Asmone, a cura di Daniele Menicucci, Auditorium Ente Cassa di Risparmio di Firenze, 2008
Domenico Asmone, a cura di L. Trestin, Spazio espositivo Bicu, Genova, 2008
Domenico Asmone, a cura di Michael Musone, Spazio espositivo La Rotonda, Livorno, 2007
Domenico Asmone, a cura di Pier Francesco Listri, West Florence Hotel, 2007
Morfologie cromatiche, a cura di Paolo Gestri, Hotel Cellai, Firenze, 2007
Domenico Asmone, Associazione Progetto Tizzana, Tizzana (PT), 2007
Domenico Asmone, a cura di L. Mongardi, Casa del pittore,dello scultore, del p. , Montecatini T.(PT), 2007
Domenico Asmone, Associazione Progetto Tizzana, Tizzana (PT), 2006
Metamorfosi del colore, a cura di L. Mongardi, Casa del pittore,dello s., del p. , Montecatini T.(PT), 2006
Domenico Asmone, a cura di Michael Musone, Spazio espositivo La Rotonda, Livorno, 2006
Domenico Asmone, a cura di Marinella Di Gennaro, Teatro Corsini, Barberino del Mugello (FI), 2006
Il viaggio empirico, a cura di Nicola Nuti, Galleria Art Point Black, Firenze, 2006
Paesaggi cromatici, a cura di Federico Napoli, Caffè Principe, Firenze, 2006
Mostre collettive recenti
Rouge/Noir, Galleria MADE4Art, Milano
Affordable Christmas, Galleria del Leoncino, Pistoia
Orler Affordable Art Point, Domo Specialist di Arredamenti Perego, Cernusco sul Naviglio (MI)
NIT – New Italian Talent, Satura Art Gallery, Genova
Aria, Galleria d’Arte Orler, San Martino di Castrozza (Trento)
Art quake centro Italia, Mole Vanvitelliana, Ancona
Prospettive 2016, Aurisina Cave, Trieste
Galleria e Casa d’aste Picenum, Cingoli (Macerata)
Direzioni paesaggistiche, Villa Baruchello Porto Sant’Elpidio (Fermo)
Antica Compagnia del Paiolo, Centro Congressi al Duomo, Firenze
Novecento e oltre, Galleria del Leoncino, Pistoia
Mediterranean Art Tour, Galeria Javier Roman, Malaga (Spagna)
I love Rome, Flyer Art Gallery, Roma
cArte, Galleria del Leoncino, Pistoia
Immagine donna, Biblioteca San Giorgio, Pistoia
Piccolo formato, Galleria del Leoncino, Pistoia
Leoncino Arte, in ricordo di Lando Landini, Galleria del Leoncino, Pistoia
Januaryelements,Chie Art Gallery, Milano
Antica Compagnia del Paiolo, Galleria Via Larga, Firenze
Passato & presente, Galleria del Leoncino, Pistoia
Creatività radiologica, Museo Marino Marini, Pistoia
Leoncino Arte, omaggio a Sergio Beragnoli, Galleria del Leoncino, Pistoia
3×7, Galleria del Leoncino, Pistoia
Gli amici di Peppe, Galleria del Leoncino, Pistoia
L’immaginario nell’arte, Museo Marino Marini, Pistoia
Medici artisti, Gruppo Donatello, Firenze
Small, Galleria del Leoncino, Pistoia
Antica Compagnia del Paiolo, Galleria Via Larga, Firenze
Contanima, percorso espositivo, Galleria Overlook, Quarrata (Pistoia)
Gli indipendenti, Biblioteca San Giorgio, Pistoia
Artisti pistoiesi, Galleria Il Salotto, Fiesole (Firenze)
Panorama Arti visive, Sala Ideal, Firenze
Art quake, Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia
Omaggio a Arrigo Valiani, Galleria d’arte Valiani, Pistoia
Proposte per una collezione, Museo MAGMA, Roccamonfina (Caserta)
Human Rights?, Belvedere di San Leucio – Museo d’Arte Contemporanea, Caserta
Italica. Le Arti del Bel Paese, MAUI Museo delle Arti dell’Unità d’Italia, Teano (Caserta)
Flogisto, Palazzo dei Congressi, Roccamonfina (Caserta)
Esposizione internazionale, Castel dell’Ovo, Napoli
Effetti collaterali 2- controindicazioni d’arte, XX.9.12 FABRIKArte, 53° Biennale, Venezia
Monocromie, assenza-essenza del colore, Galleria La Pergola Arte, Firenze
Gruppo Donatello-60anni, Piazza Donatello, Firenze
La Pergola Arte a Palazzo Medici Riccardi, Galleria Via Larga, Firenze
Progetto Polioplus, Rotary International, Saschall, Firenze
Omaggio a Magnelli, Auditorium Ente Cassa di Risparmio, Firenze
MartE-Musica Arte Eventi, Centro Culturale ZeroUno, Barletta
Accordi e discordanze, Galleria Rielaborando, Arezzo
Artexpo 2008, Fortezza Orsini-Ex granai, Pitigliano (Grosseto)
Collettiva, Sede Consiglio Regionale della Toscana, Palazzo Panciatichi, Firenze
Artisti contemporanei, Mostra mercato, Ex Cinema Roma, Pontedera (Pisa)
Parlando d’arte, Saletta Gramsci, Pistoia
Antica Compagnia del Paiolo, Galleria Via Larga, Firenze
Ventiperventi, Officina creativa Lineadarte, Napoli
Differentlooks, GaleriaZamojska, Zamosc (Polonia)
Firenze estate 2008, Galleria La Pergola Arte, Firenze
Confidenze partenopee, Complesso Monumentale dell’Annunziata, Napoli
Arte contemporanea italiana, Galleria La Pergola Arte, Firenze
Differentlooks-Arte contemporanea a Varsavia, PracowniaGaleria, Varsavia (Polonia)
Arte filosofia di vita, Galleria La Pergola Arte, Firenze
Segni-venti per venti, Cavallerizza Reale, Torino
Distanze di… sicurezza, Museo delle Auto della Polizia di Stato, Roma
Ogni giorno ad ogni ora, Centro Culturale ZeroUno, Barletta
Premio Arte Laguna, Mostra itinerante, Treviso
Maestri contemporanei, Galleria M’Arte, Pistoia
Astratto contemporaneo, Galleria La Pergola Arte, Firenze
Testimonianze sul futuro dell’arte, Galleria La Pergola Arte, Firenze
Attraverso i colori, Galleria M’Arte, Pistoia
La luce del colore, Galleria La Pergola Arte, Firenze
SpazioEventiMondadori, Venezia
Collettiva, Galleria San Vidal, Venezia
XV SalonInternationale de Mallemort, Mallemort (Francia)
Galleria Art222, Vienna (Austria)
Moderni Paesaggi d’autore, Palazzo Ratto Picasso, Genova
Auditorium comunale, Montevarchi (Arezzo)
Artisti pistoiesi, Ex Farmacia Nucci, Agliana (Pistoia)
Ritratto contemporaneo, Galleria La Pergola Arte, Firenze
Aia Grande, Piteglio (Pistoia)
Uno sguardo sulla pittura post-moderna, Galleria La Pergola Arte, Firenze
Extensible, Galleria Art Point Black, Firenze
Artisti pistoiesi, Chiostro San Domenico, Pistoia
Percorsi di creatività, Oratorio San Gaetano, Pistoia
Il fascino del piccolo formato, Galleria La Pergola Arte, Firenze
Artisti della Art Point Black, Teatro Pacini, Pescia (Pistoia)
La visione della coscienza, Galleria Art Point Black, Firenze
Firenze Arte è, Galleria La Pergola Arte, Firenze
Creatività in Candeglia, Candeglia (Pistoia)
Rassegna di primavera, Palazzo del Turismo, Montecatini Terme (Pistoia)
Le sembianze della metafora, Galleria Art Point Black, Firenze
Arte con il cuore, Galleria La Tavolozza, Pontedera (Pisa)
Morfologie dinamiche, Galleria Art Point Black, Firenze
La Giovane Arte Europea, Banca di Credito Cooperativo Laudense, Graffignana (Lodi)
Sequenze temporanee, Galleria Art Point Black, Firenze
CONTEMPORANEAmente, Fortezza da Basso, Firenze
Lieve brezza di mare lontano e sconosciuto, Galleria Art Point Black, Firenze
Firenze Arte-Rassegna di Natale, Galleria La Pergola Arte, Firenze
Girotondo per il Meyer, Saschall, Firenze
Libera Fantasia, Palagio di Parte Guelfa, Firenze
Arte Sacra, Chiostrino dei Voti-Basilica SS.Annunziata, Firenze
Premio Filo d’Argento, Salone dei Cinquecento Palazzo Vecchio, Firenze
Giovane Arte Europea, Certosa di Casteggio (Pavia)
Giovane Arte Europea, Castello Visconteo, Pavia