
OPERE PROPOSTE
BIOGRAFIA
Rocco Borella nasce a Genova il 22 febbraio del 1920. Pittore fin dalla prima infanzia (era chiamato Rücchin ü pittü). La sua era una famiglia numerosa composta da sei figli, per di più la madre Maria rimase vedova nel 1922, quando Rocco aveva appena 2 anni. La madre affida l’educazione dei figli ai Padri Benedettini del convento di San Giuliano al Boschetto. Rocco segue qui gli studi sino al ginnasio. Nel contempo coltiva il suo talento anche frequentando un Istituto di Arti e Mestieri dove apprende la tecnica del disegno a carboncino, come descritto nella biografia a cura di Luciano Caprile. Esce dal collegio dei Padri Benedettini, nel 1938 e continua nello stesso anno gli studi iscrivendosi ai corsi serali dell’Accademia di Belle Arti, sobbarcandosi questo impegno dopo otto ore di lavoro giornaliero. Negli stessi anni infatti Borella lavorava presso lo stabilimento Ansaldo di Genova-Cornigliano in qualità di tracciatore-modellista. Questo tipo di attività lo obbliga ad applicarsi sul disegno tecnico e gli permette di valutare le possibilità di applicazione dei diversi materiali. Fu quindi una esperienza utile e formativa per la caratterizzazione di parte della sua produzione. Nel 1939 la sua formazione artistica e professionale si interrompe poiché viene arruolato nel corpo dei bersaglieri e inviato sul fronte greco-albanese, dove viene ferito al collo nel 1940; subisce due interventi chirurgici presso l’Ospedale Militare del Celio di Roma e viene in seguito congedato nel 1941. Al rientro a Genova riprende il lavoro all’Ansaldo e soprattutto riprende gli studi dell’Accademia fino al 1946.
Dal 1946 inizia ufficialmente la sua carriera di artista, che lo vede protagonista alla prima mostra personale presso la Galleria Isola di Genova. In pochi anni la sua popolarità cresce, all’interno del panorama artistico e gli è riconosciuta, dai critici, una posizione moderna e internazionale non consueta agli autori liguri. Frequenta in questo periodo l’ambiente artistico genovese assieme a Fieschi (con cui divide lo studio) e Scanavino, mentre si inserisce anche nei circoli di intellettuali e scrittori, poeti, e artisti di ogni genere , che si raccoglievano attorno alla famiglia Rodocanachi a Genova e ad Arenzano.
• Negli anni ’40 e primi ‘50 la sua produzione, oggi per lo più conservata in collezioni private, si esprime in una “pittura materica, disfatta e grumosa” (Sandra Solimano, 1992). Produzione caratterizzante di questo periodo è la serie delle “anatomie”. Le anatomie sono opere figurative caratterizzate da tonalità drammatiche, violenze cromatiche , e crudezze espressive (Franco Ragazzi, 2001). Tuttavia anche in questa produzione figurativa tipica degli artisti dell’immediato dopoguerra, in tutte le anatomie di Borella il colore rimane un elemento distintivo e prevalente.
• Nel 1951-1952 espone alla VI Quadriennale di Roma con il dipinto Anatomia (1951). Aderisce al Gruppo genovese “Il Numero” ( Allosia, Mesciulam, Fasce,Bisio, Scanavino, e Borella) , le cui iniziative sono svariate in tutta Italia. Promossa da “Il Numero” è la mostra di Firenze del 1954. Nasce progressivamente in Rocco l’esigenza di dedicarsi a tempo piena alla produzione artistica e quindi nel 1955 decide di licenziarsi dall’ Ansaldo dopo quindici anni di servizio. Il suo cambiamento di stile di vita coincide anche con la separazione dalla moglie. In quegli anni di cambiamenti dichiara: “…io credo una volta per tutte di essere soltanto un artista”.
• Nel 1956 partecipa alla XXVIII Biennale di Venezia ed è ammesso dalla Giuria con tre opere dal titolo: Paesaggio Blu, La mia Città, e Cantiere del Muggiano; si tratta di opere che si distaccano dalla serie delle “anatomie” e che manifestano pienamente il suo uso sapiente del colore in una ricerca di astrazione delle forme , che inserisce l’artista nell’esperienza “astratto-concreta” (Franco Ragazzi, 2001). La critica lo considera tra i giovani pittori più dotati e sensibili “…egli sente il colore ….come un elemento efficacemente rappresentativo ed espressivo…”.
Borella cercò nella seconda metà degli anni 50’ nello spazio tradizionale del quadro, l’emergere del colore, controllando, contemporaneamente, le possibilità strutturali della linea. Fu proprio la mostra personale del 1958 (Galleria d’arte Totti, Milano) a porre in evidenza una sorta di identificazione della materia pittorica (luce-colore) spazializzata secondo un ordine architetturale “automatico” derivato, probabilmente, dal + e dal – di Mondrian (Germano Beringheli, 2001). L’ esposizione milanese significò per l’artista un punto di partenza; di riconsiderazione di quanto era stato espresso precedentemente nei modi dell’astrattismo e, particolarmente, dal ritmo estensivamente diffuso in una precisa e calcolata impaginazione delle forme nel quadro.
• A partire dal 1957 inizia ufficialmente ad insegnare al liceo artistico Barabino (incarico che prosegue fino al 1975); l’attività didattica complementare a quella artistica viene da lui esercitata anche presso la Scuola Siderurgica dell’Italsider ed in seguito tra il 1962 e il 1973 presso l’Accademia Ligustica di Genova. La sua fu una didatta fuori dagli schemi tradizionali che con metodologie non sempre ortodosse formò una generazione di giovani che in seguito fecero tesoro dei suoi insegnamenti per capire, fare e spiegare.
• Negli anni ’60 le ricerche astratto-concrete e informali di Borella approdano in una astrazione che ha il suo momento apicale nella realizzazione dei famosi Cromemi. Questo fortunato termine fu coniato dal critico Gianpaolo Barosso, in un suo testo del 1960. Barosso definì, acutamente, “cromemi” i discorsi primari “col colore” di Borella , disposti nella vivace corrispondenza fondata su “quiddità visive” analoghe ai fonemi (in linguistica unità minima distintiva di suono). Lo studioso aveva avvertito come fosse fondante, nell’operare del Maestro e, in forma pressoché spontanea, la sensazione originaria che i colori e le loro figure hanno sempre evocato. Istintivamente o quasi l’artista genovese avvertì nelle differenti teorie del colore (dall’azione simbolica e morale del colore di Goethe allo scientismo di Itten), la chiave del perfezionismo visivo e, indubbiamente, subì l’influenza (per altro accolta più per sensibilità che per effettiva conoscenza intellettuale) della sperimentazione pratica della scuola del Bauhaus.
• Tra il 1962 ed il 1963 Borella inizia una produzione artistica che prevede la sperimentazione a tutto campo dei materiali industriali. Questa attività si protrae per almeno 10 anni e vede due principali filoni di ricerca: a) le opere su vetri stampati, e b) la ricerca su materiali sintetici (moquette, vinilpelle, nastri adesivi, formiche, ecc…). Crea l’epoca dei “Nuovi Cromemi”, non più pittorici ma sintetici, che rappresentano anche l’origine della ricerca “optical” e quella della “rifrazione del colore”.
• Negli anni 70’ la ricerca sui materiali e quella ottico-percettiva si sintetizzano nella realizzazione dei favolosi “Guard-Rail”. Queste opere straordinarie vengono esposte alla X Quadriennale di Roma del 1972, e a Genova nel 1973, in una spettacolare mostra antologica realizzata dalla galleria la Polena. Con i Guard-Rail incernierati lo spazio diviene flessibile e supporto del colore specchiante della formica. La ricerca di tipo ottico si realizza con l’abbinamento di forme e colori, caldi e freddi alternati, che creano prospettive speculari. L’uso “architettonico” del colore può far pensare per i “Guard –Rail” alla pittura americana ed in particolare alle “pictorial highways” di Frank Stella (Sandra Solimano, 1992). Anche nella attività strettamente pittorica degli anni 70’ è dominate l’aspetto razionalistico-percettivo. Le bande parallele od oblique, in raffinati abbinamenti cromatici, sono progettate a riprendere il tema dei cromemi , ma con peculiare carattere ritmico e di sovrapposizione di colori (Psicologia dei complementari, 1976).
• La pittura borelliana degli anni 80’ è stata definita la stagione della “Pittura-Colore”,che rompe con gli equilibri caratterizzanti le opere degli anni 70’. Si inaugura per Borella una epoca di “espressionismo cromatico” , che presenta bande di colori a volte violenti e dissonanti, stesi su direzioni oblique o irregolari, rifiutando i precedenti canoni e realizzando una gestualità libera: la linea si disfa e diviene macchia o traccia di colore.
• Nella fase più tarda della sua carriera alcuni problemi di salute non gli impediscono di produrre, e neppure di partecipare a molte esposizioni. Inizia inoltre la sperimentazione delle “Tele Ripiegate”. La sua tela diviene una grande superficie, che è quasi sempre suddivisa in una metà dipinta con colori accesi, ed una seconda metà “leggera” con colori sfumati. La metà dipinta con colori violenti , quando ancora fresca, viene ripiegata su se stessa, in modo da produrre i giusti effetti sulla porzione “leggera”. In queste splendide opere sembra dominare la ricerca “di potenza della casualità calcolata del colore, che è stata forse il mito inseguito da sempre e infine raggiunto” (Sandra Solimano, 1992). Nel corso della sua vita la notorietà lo condusse a partecipare ad importanti mostre nazionali e internazionali: Buenos Ayres (1949), Biennale di San Paolo del Brasile (1951), Biennale di Venezia (1956), Quadriennale di Roma (1951, 1965, 1973), Parigi (1960, 1972, 1973, 1974), Francoforte (1962), New York (1964), Bruxelles (1970, 1977), Dusseldorf (1972), Colonia (1976), Berlino (1977), Varsavia (1979), Odessa (1979), ecc… e in numerosissime gallerie d’arte italiane.
• Nel 1992 il Museo d’arte Contemporanea di Villa Croce di Genova gli ha dedicato una importante mostra antologica.
Rocco Borella muore a Genova il 23 Settembre del 1994.
ESPOSIZIONI
Personali
1946 | Genova, Galleria Isola |
1954 | Firenze, Galleria Numero |
1957 | Genova, Galleria San Matteo |
1958 | Milano, Galleria Totti Roma, Galleria L’Aureliana |
1959 | Genova, Promotrice di Belle Arti |
1960 | Genova, Palazzetto Rosso |
1961 | Parigi, Galleria Mr.Bernard |
1962 | Francoforte, Centro Internazionale Culturale |
1962-1963 | Ivrea, Libreria Enrico |
1963 | Roma,Milano, Firenze, Galleria Numero |
1964 | New York, The Armoni Gallery Palermo, Galleria Il Chiodo |
1966 | Genova, Galleria La Polena |
1972 | Millesimo, Galleria d’Arte Contemporanea |
1973 | Genova, Galleria La Polena Verona, Galleria Ferrari |
1975 | Arenano, Galleria Il Baglio Genova, Galleria Cesarea Paraggi, Galleria Cesarea Salò. Centro Sant’Elmo Venezia, Galleria Fiamma Vigo |
1976 | Como, Galleria Il Salotto Genova, Galleria Interarte Milano, Galleria Interarte Roma, Galleria Marconi IV |
1977 | Bruxelles, Galleria Le Disque Rouge |
1978 | Genova, Centro Culturale La Baracca Milano, Galleria Vismara |
1979 | Genova, Teatro del Falcone |
1980 | Genova, Centro Culturale Italsider Genova, Galleria Unimedia, Borella,Greco,Pretolani Siponto, Sporting Club |
1981 | Albisola, Galleria Balestrino Genova, Circolo Nuova Italsider |
1986 | Genova, Galleria Cesarea |
1987 | Genova, Centro Culturale Italsider Arenano, Galleria Le Pietre |
1988 | Alassio, Saletta dell’Ippocampo |
1989 | Diano Marina, Galleria Arte Ottanta |
1991 | Genova, Star Hotel President (in occasione del X Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri) |
1992 | Cairo Montenotte, Convento di San Francesco Genova, Centro Culturale Città di Colombo Genova, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce |
1993 | Genova, Galleria Giordano Genova, Galleria La Maddalena |
1994 | Genova, Galleria La Maddalena |
2000 | Albisola, Galleria Osemont |
2001 | Sanremo, Museo Civico, Palazzo Borea d’Olmo |
2008 | Savona, Fondazione Milena Milani Recco, Sala Polivalente “Franco Lavoratori, “Il Colore Sono Io” |
Con il patrocinio dell’Associazione Rocco Borella
- “L’Energia del Colore”
2010 27 Maggio / 27 Giugno
Genova, Galleria Arte in Porto – Marina Genova Aeroporto - Con il Patrocinio della Associazione Rocco Borella
2011- 10 Febbraio / 14 Febbraio
Fiera Internazionale di Genova – ArteGenova 2011
- Con il Patrocinio della Associazione Rocco Borella
2011 – 28 Aprile / 2 Maggio
Arenzano, Flor Arte 12ma Edizione: Personale “Rocco Borella”
- Con il Patrocinio della Associazione Rocco Borella
2011 – 5 Maggio / 8 Giugno
Chiasso, Svizzera
Galleria Arte Contemporanea “Mosaico”
“Del Colore e del Segno”
- Con il Patrocinio della Associazione Rocco Borella
2011 – 7 Maggio / 7 Luglio
Albisola, Centro Culturale Balestrini
“Rocco Borella: Opere Museali anni ’60 e ‘70”
Con il Patrocinio della Associazione Rocco Borella
- Con il Patrocinio della Associazione Rocco Borella
2014 – 22 novembre
Palazzo Stella – inaugurazione
“L’ARTE RIGENERATA DI ROCCO BORELLA (1920-1994)”
mostra commemorativa a 20 anni dalla scomparsa dell’artista aperta fino al 23 dicembre 2014 da martedì a sabato ore 15:30 – 19:00 Genova, SATURA art gallery
- Con il Patrocinio della Associazione Rocco Borella
2017 – 2 Marzo / 2 Aprile
Rapallo (GE) , Personale all’antico Castello di Rapallo
“Rocco Borella: Forme e Luce Scomposte “
- Con il Patrocinio della Associazione Rocco Borella
2017 – 2 Marzo / 16 marzo
Pagani (SA)
presso Baccaro Art Gallery
“Il Colore Resto Io “
Collettive
1944 | Genova, Galleria Euro Romano, Mostra di Artisti contemporanei |
1945 | Genova, Galleria Euro Romano |
1947-1948 | Genova, Galleria L’Isola, Mostra di Bianco e Nero |
1948 | Genova, Galleria L’Isola |
1949 | Buenos Aires, Galleria Muller Prima Mostra Pittori e Scultori Liguri in Argentina Genova, Palazzo Bianco, Olimpiadi Culturali della Gioventù, Mostra del Concorso di Arti Figurative Novara, Prima Biennale nazionale di arte sacra |
1950 | Celle Ligure, Premio Internazionale di Pittura di Genova, V Mostra Regionale d’Arte Roma, Genova, Olimpiadi Culturali della Gioventù, Mostra del Concorso Arti Figurative Suzzara, Premio Suzzara, lavoro e lavoratori nell’Arte |
1951 | Firenze, 1° Mostra d’Arte in vetrina del giornale “Numero” Firenze, Galleria Numero, Gruppo di Numero, 6 pittori Firenze, Galleria della Torre Genova, Galleria Rotta, III Mostra collettiva d’arte contemporanea Genova, 1.a Biennale Internazionale d’arte marinara “Città di Genova” Genova, VI Mostra Regionale d’arte Lerici, III Premio Nazionale di pittura “Golfo della Spezia” San Paolo del Brasile, Biennale Vado Ligure, Palazzo delle Scuole, Premio Vado Ligure, 1.a Mostra Nazionale di Pittura e Scultura con tema “Il Lavoro” |
1951-1952 | Roma, VI Quadriennale d’arte |
1952 | Torino, Galleria Gissi, Mostra del M.C.A. Vado Ligure, Palazzo delle Scuole, Premio Vado Ligure, 2.a Mostra Nazionale di Pittura e Scultura con tema “Il Lavoro” |
1953 | Genova, C.F.N. I due incompresi. I pittori, il pubblico La Spezia, V Premio Nazionale di Pittura “Golfo della Spezia” |
1954 | Chiavari, Palazzo delle Scuole, 1.a Mostra nazionale di disegno e dell’incisione contemporanea Firenze, Galleria Numero, Mostra Nazionale Arte Non-oggettiva Genova, Circolo Tunnel, Mostra d’Arte Contemporanea |
1955 | Venezia, Padiglione Italia della Biennale, III Premio di Pittura Esso, Viaggio in Italia |
1956 | Firenze, Galleria Numero, Mostra riassuntiva dell’attività della Galleria Pistoia, Museo Civico, Prima Mostra Completa della Collezione “Numero” di Fiamma Vigo Venezia,XXVIII Biennale Internazionale d’Arte |
1957 | Genova, Galleria Bartenor Genova, Galleria Rotta, Il Natale nell’arte La Spezia, IX Premio Nazionale di pittura “Golfo della Spezia” |
1958 | Genova, Società di Cultura 1958-1959 Genova, Galleria San Matteo, Basso,Borella,Caminati,Chiti, Mesciulam |
1959 | Firenze, Galleria Numero, 40 astrattisti Genova, Palazzo Rosso Genova, Teatro del Falcone, Mostra Regionale d’arte figurativa |
1960 | Galleria, San Matteo |
1961 | Arenzano, V raduno P.S. Rodocanachi Genova, Sala Capurro, Mostra d’Arte contemporanea |
1962 | Genova, Circolo Aziendale Italsider, 1° Mostra di educazione artistica della scuola siderurgica A. Odero di Genova (opere realizzate con allievi) Venezia, Ca’ Giustinian, Il Premio Apollinaire |
1963 | Albisola Capo, Galleria Pescetto Giovani pittori liguri |
1963-1964 | Genova, Italsider 2.a Mostra di educazione artistica della Scuola siderurgica A Odero di Genova (opere realizzate con gli allievi) |
1964 | Arezzo, Strutture di visione Genova, Teatro Stabile 1.a Mostra antologica del museo d’arte contemporanea Genova, Teatro del Falcone, Genova, Museo d’Arte contemporanea di Genova |
1964-1965 | Genova, (Galleria La Polena), Palermo, Firenze (Galleria Proposte), Torino Proposto strutturali plastiche e sonore |
1965 | Verona, Galleria Ferrari, La critica e la giovane pittura italiana oggi |
1965-1966 | Roma, IX Quadriennale d’arte |
1966 | Avezzano, XVIII Premio Avezzano Milano, Galleria Milano, Nuove ricerche visive in Italia Genova, Galleria La Polena, Panorama uno |
1967 | Firenze, Bologna, Lecce, Livorno, Napoli, Sansepolcro, Ipotesi linguistiche intersoggettive Firenze, Roma, Premio Arte Oggi Gand (Belgio), Museo, Plus-meetings Genova, Galleria La Polena, Panorama due Genova, Galleria La Carabaga, Oggetto e visione Lecce, Galleria 3/A Modigliana, IX Premio Silvestro Lega Monza, Premio Corona Ferrea Termoli, Mostra d’Arte Contemporanea Castello Svevo Torino,Studio di Informazione Estetica, Barbieri,Borella, Carceri,Stirane,Zappettino Torino, Galleria d’Arte Moderna, Museo sperimentale d’arte contemporanea |
1968 | Genova, Galleria La Polena, Grafica Uno S.Giovanni Valdarno, VI Premio Masaccio Torino, Eurodomus Torino, Galleria Il Punto, Panorama ‘68 |
1970 | Bruxelles, Recherches objective Macerata, Galleria L’Arco |
1972 | Dussendorf, Kunstmarkt Genova, Palazzo dell’Accademia e Palazzo Reale, Immagine per la città (opere fuori catalogo) Parigi, Realites Nouvelles Saint Vincent, Prima Rassegna nazionale d’arte contemporanea |
1972-1973 | Roma, X Quadriennale d’Arte |
1973 | Genova, Galleria La Polena, Situazione d’arte non figurativa Berlino, Bonn, Amsterdam, Parigi, Centre International d’etudes d’art constructif Verona, Galleria Ferrari, Collettiva |
1974 | Genova, galleria Rotta 1964-1974 Verifiche e proposte Lecco, I…que bien resiste! Milano, Galleria Vismara Parigi, Realites Nuovelles Parigi, Grand Palais, Grands et Jeunes d’aujourd’hui Bergamo, International 2B, Metodologia della Visione |
1975 | Bologna, Arte Fiera Brescia (Galleria Sincron), Padova (Galleria Ciruzzi),Genova (Centro del Portello),Costruttivismo internazionale Genova, Fiera Internazionale Immagini della Scuola Materna all’Università Enova, Galleria Cesarea Genova, Palazzo dell’Accademia, 1.a Biennale d’Arte Città di Genova (invitato non partecipa) Parigi, Realites Nuovelles Roma, fiera di Roma, Incoart ‘75 |
1976 | Bari, Arte Fiera Bologna, Arte Fiera Colonia, Istituto Italiano di Cultura Genova, Centro del Portello Milano, Galleria Vismara |
1977 | Berlino, Galleria Leives, Pittori Genovesi a Berlino Monaco, pittori genovesi Bari, Arti Fiera |
1978 | Genova, I Pittori del Barbino Bari, Arte Fiera Bologna, Arte Fiera Genova, Unione artisti e operativi visivi al Centro Civico di Nervi Lisbona, rua Castello Branco, Serigrafie di Pittori Genovesi Milano, Galleria Vismara |
1979 | Bari, Arte Fiera Bologna, Arte Fiera Ceserano, Tre giorni d’arte a Ceserano Genova, centro del Portello Odessa, Pittori Genovesi a Odessa Varsavia, Progetto Internazionale “Other Child Book” |
1980 | Genova, Galleria Unimedia Luino, Pittura italiana d’oggi |
1981 | Albisola, Museo della ceramica Bari, Arte Fiera Genova, Fiera internazionale, Arte ‘81 Genova, Una Piazza come… Proposta d’intervento nello spazio di Piazza piccapietra Genova, Pubblica assistenza di Molassana, arte genovese contemporanea occasioni e incontri |
1982 | Genova “Metropolis”, gesto, parola immagine Genova, Fiera Internazionale, Arte ‘82 Guatemala, Galleria Cronos, Serigrafias italianas |
1983 | Cesena, Palazzo del Ridotto, Arte Concreta |
1984 | Albisola, Arte nel centro storico Bologna, Galleria d’Arte Moderna, Gabinetto della Grafica Chiavari, Galleria Busi, Risonanze Genova, Citifin |
1985 | Genova,Galleria Il Vicolo due, Collettiva Natale 85 Genova, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, 1930-1980 Astrattismo in Italia nella raccolta Cernuschi Ghiringhelli Rivoli, Castello di Rivoli, Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea |
1986 | Genova, Arte Casa, VII Mostra maestri liguri fra ottocento e novecento Genova, Centro dei Liguri, Genova, Il Novecento Genova, Galleria San Benigno,% genovesi degli anni’20 |
1987 | Albisola, Museo della Ceramica, Rassegna di pittura: Albisola, ‘o Phoenix culprit Chiavari, Palazzo rocca, La qualità persistente. Pittori liguri a Chiavari Milano, Internazionale d’ arte contemporanea Savona, Galleria Cona Collettiva di primavera |
1988 | Bergamo, Fiera Genova, Galleria Cesarea |
1989 | Bari, Arte Fiera Bologna, Arte Fiera Milano, Internazionale d’Arte contemporanea |
1990 | Galleria, La Polena Sondrio, Palazzo Sertoli |
1991 | Bologna, Arte Fiera |
1992 | Bologna, Arte Fiera Roma, Palazzo dei Congressi |
1995 | Genova, Palazzo Ducale, Presenze Liguri alla Biennale di Venezia 1895-1995 S.Margherita Ligure, Villa Durazzo, Scultori in Liguria nel secondo ‘900 |
1997 | Genova, Galleria Orti Sauli, Disegni del XX Secolo |
2000 | Genova, Asta di Antiquariato Cambi Genova, Fondazione Katinca Prini, Due opere per artista genovese 1960-2000 |
2001 | Genova, Museo d’arte contemporanea di Villa Croce, 1950-2000. Arte genovese e ligure dalle collezioni del Museo d’arte contemporanea di Villa Croce |
Con il patrocinio dell’Associazione Rocco Borella
-
- Con il Patrocinio della Associazione Rocco Borella
2011 – 2 Luglio / 30 Ottobre
Rovereto, Museo di Arte Moderna – MART
Collezione VAF-Stiftung, Nuove Acquisizioni Collezione VAF, Volker W. Feierabend
“Percorsi Riscoperti dell’Arte Italiana”
Con il Patrocinio della Associazione Rocco Borella - “Pittori di Numero” – Allosia, Bisio, Borella, Fasce, Mesciulam, Scanavino, Sturla
2011 – 15 Luglio / 28 Agosto
Rapallo, Antico Castello - Collettiva “LA GORGIERA DEL TEMPO”
Works on show by V. Beecroft, M. Bian- chi, J. Lee Byars, U. Boccioni, F. Bocchini, R. Borella, A. Bucci, G. E. Chauffourier, CtrlZak, W. Delvoye, F. Di Piazza, L. Dudreville, A. Fairhurst, A. Fi- lomeno, A. Funi, H. J. Glattfelder, F. Grignani, C. Höfer, K. Hokusai, M. Jodi- ce, M. La Rosa, Liudmila+Nelson, N. Poli Maramotti, C. M. Mariani, S. Menin, L. Ontani, F. Petiti, G. B. Piranesi, G. Pon- trelli, C. Pope, F. Rops, N. Samorì, L. Scarpella, M. Sironi, S. Stein, P. Ventura, J. Villeglé, P. Vogel, Weiluc, A. Wildt, D. Wolf, Poka Yo., H. De Marco
2016 – 6 Febbraio / 6 Aprile
Lissone (MB)
MAC – Museo d’Arte Contemporanea - “CERAMICA CONTEMPORANEA”
2017 – 27 Maggio
Denice)
Denice – Museo della Ceramica Contemporanea – “Un Museo a Cielo Aperto”
- Con il Patrocinio della Associazione Rocco Borella
CRITICA
“Ho avuto una settimana fa il pacco di Borella da Genova, perché l’avevo ritirato con qualche ritardo (….). Altri quattro o cinque giorni sono passati prima di aprire: ho la casa in gran disordine e non volevo che la ottima tela di Borella vedesse, coi miei occhi dipinti, tanta cartaccia e tanta polvere….
Carlo Emilio Gadda
“Sanguigno, come Emilio, ricordo il loro talvolta aspro confronto dialettico…, Rocco era una creatura originale, spontanea e soprattutto generosa. Ho avuto sempre grande stima per l’artista ma con il rammarico che non abbia ancora avuto il riconoscimento che si meriterebbe…si fosse trasferito definitivamente a Parigi, presso il fratello…ma quante generazioni di studenti genovesi avrebbero perso un riferimento?”.
Giorgina Scanavino
“ I cromemi sono definiti approssimativamente attraverso quattro variabili il timbro (t), l’intensità (i), l’altezza (a), e la lunghezza d’onda (l). l’insieme dei cromemi è da considerarsi infinito poiché non risulta composto da un numero finito di elementi (…).
La legge delle combinazioni opera su quantità isolate ed autonome o sull’insieme dei cromemi mediante le operazioni le cui più elementari risultano la sommatoria e l’interferenza.
Il discorso cromatico di Borella può quindi considerarsi come un’organizzazione semplice di queste operazioni elementari tra gli infiniti cromemi, egli propone una serie di successioni, rigorosamente costruite e programmate, che però esige siano acasuali; ogni cromema infatti, nella visione cromatica strutturata di Borella, viene ad acquistare un valore autonomo, che comprende in sé ogni sviluppo successivo (datogli dal variare delle incognite) e che svolge, mediante un meccanismo ottico/psicologico, una funzione stimolatrice sull’osservatore, a cui sollecita sensazioni misurabili, valutazioni ed indicazioni.
Germano Celant
Fonte: Associazione Culturale Rocco Borella