Negri Riri

opere proposte

biografia

Riri Negri vive e lavora a Genova dove si è diplomata in pittura, grafica e scenografia presso l’Istituto A.M.Maragliano in Genova. Ha, inoltre, frequentato corsi specialistici di psicoanalisi del disegno (test proiettivi grafici).
Negli anni Settanta frequenta la Genova culturale e le avanguardie artistiche genovesi caratterizzate da astrazioni geometriche. Dagli anni Ottanta al Duemila espone presso le Studio Leonardi Videa, sua Galleria di riferimento a Genova, e a La Spezia è vicina al gruppo della Galleria Il Gabbiano dove espone più volte. La sua ricerca in bianco e nero ripensa le sperimentazioni di Moholy Nagy, i fotogrammi di Man Ray, i fotomontaggi e la fotografia astratta. Riri negri realizza le sue opere con un processo tecnico elaborato il cui risultato simula una fotografia ma, rigorosamente “fatta a mano”. Il gesto, che attraversa la profondità vellutata del nero “come l’incendio di una meteora” disegna fantasmagorie di luce, evoca visioni siderali, inventa esplosioni galattiche o fa affiorare in forme morbide e luminose, fluttuanti nell’oscurità, processi psichici emozionali. Fra gli anni Ottanta e Novanta il nero e la luce assumono concretezza tridimensionale intervenendo su: floppy-disk, audiocassette, cd, occhiali, buste Ilford; “inventa” strumenti musicali a corda, a fiato, dai nomi fantasiosi, forme di raffinato design. Al suo fare, si aggiungono: libri d’artista, album, opere di poesia visiva.
Dal 1978, anno delle prime significative esposizioni, svolge una intensa attività espositiva. Numerose sono le esposizioni personali e partecipazioni a prestigiose rassegne d’Arte Contemporanea in : Italia, Germania, Francia, Belgio, Cecoslovacchia, Finlandia, Spagna, Grecia, Cina, Giappone, Egitto, USA, Brasile, Australia, Austria.

critica

Segno minimale sullo spazio illimitato del foglio, oltre la fisicità del foglio stesso.
E’ questa la prima immediata riflessione sul lavoro di Riri Negri.
Un segno di forte impatto ottenuto per sottrazione, scavato sulla superficie nera per far apparire il bianco di luce. E’ in questa operazione che il processo tecnico elaborato, o inventato, per evidenziazione del segno diventa valenza del segno stesso che non muta in espressività quando il mezzo di trasmissione è il tratto di carboncino sul foglio bianco. Si invertono i temi, e i materiali, nell’ambiguità apparente di uno stesso discorso in cui segno e spazio interferiscono a crearsi in modo dialettico.
Una ambiguità volutamente offerta alla percezione visiva come se ad affiorare fosse un’immagine di uno studiato fotogramma. Se, per azzardo, lo chiedi a Riri, senti esplodere una risata convinta: allora ti accorgi che Riri gioca all’inganno, che si fa palese quando a smascherarlo è lei stessa mentre recupera le buste Ilford a fare da supporto alla sua operazione non fotografica. Una sorta di trasformazione e di reinvenzione dei materiali, una nuova invenzione creativa e divertita quando, per sua stessa ammissione, Riri aggiunge al gioco una sottile ironia mettendo occhiali di varia forma al personaggi che sceglie per simpatia o per affinità ponendo anche se stessa, in questa galleria inventata, a dialogare con loro con gusto e sottile compiacimento. Riri -Gioconda, Riri – Galileo, Riri -Newton…
Ma anche e soprattutto una nuova creatività nell’uso dei materiali non tradizionali: la nitro per la superficie nera sulla quale compare il bianco per ablazione, un segno di luce, di movimento, di vitalità, rivelatore di spazi. Una immersione in spazi futuri nel quali la fisicità è presenza anche di un quotidiano vissuto con la coscienza di cose passate, ineliminabili dall’esperienza del presente, ma elaborate per la ricerca del nuovo.
Un gioco creativo in libertà, la libertà di Riri che lavora con passione e che dall’alto del suo studio, laboratorio, abitazione, posto nel più alto mezzanino di un prestigioso palazzo cinquecentesco, guarda sulla dimensione di una singolare città che offre agli occhi di chi sa vederla lunghi spazi sempre mutanti, ricchi di luce accesa nel pieno sole, liquida nelle trasparenze della mattina e della sera o del dopo temporale, riflessa attraverso le luci della notte. Un colloquio in continua sintonia?

-Ezia Gavazza

esposizioni

mostre personali

1980 Galleria Il Nuovo Fanale, a cura di Germano Beringheli, Genova.
1982 “Oggetti per un diverso modo di vivere”,Galleria Il Nuovo Fanale, a cura di Germano Beringheli, Genova.
Il Brandale, a cura di Germano Beringheli e Giogio Moretti, Savona.
1983 Studio S, a cura di Viana Conti, Caserta.
Centro Studi Culturali “R8”, Caserta.
1984 Studio Laboratorio, a cura di Grazia Pighetti Carbone, Riccardo Balestrieri, Torino.
1985 Galleria Fluxia, Chiavari.
1986 Galleria Leonardi V-Idea, Genova.
1987 Studio Dieci, Vercelli.
1988 Galleria Fluxia, Chiavari.
1989 Fiera Internazionale di Genova, a cura di Elisabetta Rota.
1990 Galleria “Il Gabbiano”, La Spezia.
1991 Comune di Montezemolo, a cura di Guido Lippi. 
1992 “Look per il viaggio, Studio Alaya, Genova.
“Musikalia e Sculture silicone Vittorio Valente Riri Negri, Centro d’Arte e Cultura, Piove di Sacco, Padova.
1993 “Il viaggio”, a cura di Donatella Faussone Molini, Matteo Fochessati, Cisterne di Santa Maria di Castello, Genova.
1994 Galleria Cristina Busi, Chiavari.
1995 “Riri Negri Michelangelo Russo”, G. Patton Gallery University, Melbourne.
1996 “Sculpting Time”, Roger Cafe, a cura di Enzo Cirone, Anna Sartori, Genova.
1997 Ellequadro Documenti, Genova.
1998 “Genetica di un’immagine”, Meseattivo Claudio Costa, a cura di Margherita Levo Rosenberg.
2000

 

 

Studio Gennai, Pisa.

 

 

 

 

mostre collettive

Dal 1978 al 1997 ha esposto in Italia e all’estero in oltre 150 mostre. Tra quelle piu’ recenti si ricordano:
1998 “Al fuoco al fuoco”, mostra itinerante: Galleria Il Gabbiano, La Spezia; Museo Nuova Era, Bari; Studio Gennai, Pisa, a cura di Giovanna Riu.
“H.O.P.”, Palazzo Cambiaso, Genova.
“Non capovolgere i manichini” Centro Allende, a cura di Elda Belsito, La Spezia.
«Cravatta d’artista ai 4 venti”, Galleria Il Gabbiano, La Spezia; Museo Nuova Era, Bari, a cura di A. Cochetti, M. Lunetta.
“Arte in forma”, scuola elementare G. Daneo, Genova.
“L’altro e l’altrovè, IX Biennale di Poesia, Palazzo Cuttica, Alessandria.
“Bonap-Art”, collezione Vittoria & Nanni Ghio, Villa Solaria, Sant’Andrea di Rovereto, Chiavari, a cura di Walter Rosa.
“Reliquiario”, mostra itinerante: Galleria Il Gabbiano, La Spezia; Museo Nuova Era, Bari; Studio Gennai, Pisa; Museattivo Claudio Costa, Genova, a cura di  Giovanna Riu.
“Impara l’arte”, con L’Officina di Riri Negri, Palazzo Imperiale, Genova.
“Saturarte, Associazione Culturale Satura, Genova.
“segnalati segnati segn’alati”, Museattivo Claudio Costa, Genova.
Contaminazione, Fabbrica d’Arte, Genova.
1999 10 anni più 10 nel mondo dell’arte”, Ellequadro Documenti, Genova.
“ArtChiviare”, Centro Allende, La Spezia; Limonaia di Palazzo Ruschi, Pisa, a cura di Mara Borzone.
“Libri d’artista”, Fondation A. Demedtshuis, Wielsbeke (Belgio).
“Le blue et le noir”, Art 7,Nice.
“Arte italiana in Finlandia, mostra itinetante: Saarijarvi Museum; Punainen Paja Gallery, Viitasaari; Nelimarkka Museum, Alajarvi; Keuruu Muscum, Keuruu, a cura di  Ellequadro Documenti (Genova), Alberto Ferretti (Viitasaari).
“L’idea del suono”, Spazio della Volta, Genova; Chiostro di San Francesco, Sarzana, a cura di Elda Belsito.
“Art in Progress”, Courmayeur.
“Impara l’arte”, con L’Officina di Riri Negri, Leonardi V-Idea, a cura di  Riccardo Ferrari. Genova.
“attaccar bottone”, mostra itinerante: Galleria Il Gabbiano, La Spezia; Museo Nuova Era + Palomar, Bari, a cura di Giovanna Riu.
“La chiave del 2000”, mostra itinerante: Museo Nuova Era, Bari; Modì, Bari; Galleria Il Gabbiano, La Spezia; Studio Gennai, Pisa; Contaminazione, Fabbrica d’Arte, Genova; Lavatoio Contumaciale, Roma; Museo Civico, Praia a Mare; Studio via Provinciale, Biella; Olimpalus, Latina, a cura di  Lamberto Pignotti.
“Il gioiello povero”, Studio Gennai, Pisa; Galleria Il Gabbiano, La Spezia.
“Percorsi musicali del ‘900”, Centro Allende, La Spezia.
“Suona Suona Veronica”, Galleria il Gabbiano, La Spezia, a cura di Mara Borzone.
“Saturarte”, Associazione Culturale Satura, Genova.
2000 Punainen Paja Gallery, Viitasaari , a cura di Alberto Ferretti. (Finlandia).
“Libro oggetto italiano”, mostra itinerante: Municipal Gallery, Viitasaari; Municipal Gallery, Saarijarvi; Municipal Library, Alajarvi; Municipal Library, Pihtipudas; Municipal Library, Juváskylá; Municipal Library, Helsinki; Metso Library, Tampere, a cura di Alberto Ferretti.
“Natura morta”, Comune di Suvero, a cura di Galleria Il Gabbiano, La Spezia.
“C’è un giardino”, Galleria Il Gabbiano, La Spezia, a cura di Mara Borzone.
“Tondo Italiano”, mostra itinerante: Municipal Gallery, Viitasaari; Municipal Gallery, Saarijarvi; Municipal Gallery, Lapinlahti, a cura di Alberto Ferretti.
Installazione permanente, Ospedale San Martino, Genova, a cura di Viana Conti, Margherita Levo Rosenberg.