
opere proposte
biografia
Claudio Cermaria nasce nel 1942 a Cattolica (RN). Mantovano di adozione, ha insegnato Plastica ed Educazione visiva presso l’Istituto d’Arte di Guidizzolo. Tra gli anni Settanta e Novanta partecipò a svariate mostre collettive e personali, oltre a manifestazioni di carattere internazionale, quale il Simposio di Scultura di Carrara del 1986. Muore a Mantova nel 2014 dopo una malattia che l’aveva allontanato dal lavoro scultoreo per oltre un anno e mezzo. Il suo ricordo continua a vivere in raccolte pubbliche e private, in Italia e all’estero.
critica
Il laboratorio di plastica diventava così un luogo di crescita etica e comportamentale, di creatività e di emulazione, un fulcro magico della formazione della mente e della mano. Ed era qui che il docente si mostrava anche come artista, quello che con la scultura muoveva verso la derealizzazione del mondo, verso una trasfigurazione plastica che lo portava a costruire dinamiche non euclidee, andamenti ondosi, che si pietrificavano in strutture marmoree, dove ritrovare il turbinio della vita e delle trasformazioni, o la liquida mobilità del mare. Il marmo di Carrara, l’agata alabastrina, il porfido, il marmo bardiglio, il rosso di Verona, il legno, la pietra d’Assisi, il serpentino, il bronzo: tutte le materie potevano mutarsi in trame ondeggianti che, a tratti, sembravano riprodurre i resti usurati e perforati delle conchiglie di mare che si trovano su una spiaggia. Il microcosmo e il macrocosmo si riflettevano così l’un l’altro, parlando come i segni cabalistici in grado, con il poco, di significare il tutto: un piccolo pezzo di conchiglia antica pareva talvolta sciogliersi in un’onda grazie alle capacità di meraviglia dell’arte, che può alludere, con una immagine evocativa, a tutte le acque dell’universo abitato.
-Gianfranco Ferlisi