D’Orta Carlo

opere proposte

biografia

Viaggiatore e fotografo da oltre 40 anni, negli anni 2002-2012 si dedica allo studio dell’arte contemporanea e frequenta corsi avanzati di pittura nell’ambito della Rome University of Fine Arts (RUFA) e un master in fotografia all’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano. La sua visione fotografica subisce una completa trasformazione. Abbandona l’approccio documentario e cerca scatti tendenti verso l’astrazione, o venati da una visione metafisico/surrealista. La sensibilità cromatica maturata anche durante il percorso formativo dà alle sue fotografie una forte caratterizzazione pittorica, frutto talvolta anche di limitati interventi in post-produzione su luci e colori.

Il tema principale della sua ricerca è l’architettura. Dedica però ricerche specifiche anche a paesaggio, danza e ritratto.

Al centro della sua ricerca sull’architettura sono le serie Biocities, Geometrie Still Life e Vibrazioni.

In Biocities, dedicata alle architetture contemporanee, l’occhio dell’artista cerca geometrie astratte e rigore delle forme. L’obiettivo fotografico si concentra su particolari architettonici, sulla compressione delle prospettive, su relazioni tra strutture distinte. In questo modo di guardare è forte la reminiscenza di movimenti artistici come cubismo, neoplasticismo, costruttivismo, color fields, arte concreta, e di maestri come Mondrian, Malevic, El Lissitky, Rotchko, Peter Halley e altri.

La serie Biocities si suddivide in tre sottoserie: Biocities One (con tonalità prevalente sul grigio), Biocities Two (molto cromatica) e Biocities Asia (dedicata alle nuove architetture di Shanghai, Hong Kong, Singapore, Dubai e altre metropoli asiatiche). Opere di questa serie sono in importanti collezioni pubbliche e private.

Analoga è la logica visiva della serie Geometrie Still Life che, però, cerca l’astrazione geometrica non nelle architetture contemporanee, ma nelle architetture tradizionali dell’Italia e dei Paesi del Mediterraneo. Alcune opere di questa serie sono entrate nella collezione Alidem.

Anche la serie Vibrazioni è rivolta alla ricerca dell’astrazione nelle architetture, ma in un modo diverso. Qui l’attenzione va, infatti, al “mondo parallelo” dei riflessi prodotti dalle vetrate dei grattacieli contemporanei. Queste vetrate riflettono il mondo circostante, ma deformandone le immagini e imprimendo ad esse un senso di movimento e velocità. In queste fotografie è forte l’influsso della visione artistica del Futurismo di Balla, Boccioni e Severini.

E’ invece il surrealismo di Gaudì, Chagal, Magritte e altri la fonte di ispirazione della diversa serie – anch’essa dedicata alle architetture e basata sulle deformazioni prodotte dai riflessi di superfici specchianti – intitolata “Paesaggi Surreali”.

Alcune opere di questa serie arredano una delle suite e alcuni spazi comuni del The First Luxury Art Hotel di Roma.

Altre sono state utilizzate nell’ambito del libro di Carlo D’Orta e Vito Tenore su “I Palazzi del Potere. Manuale Turistico-Istituzionale per i Cittadini Italiani” (Palombi ed., 2015), presentato nel 2016 alla Camera Deputati e in numerose altre Istituzioni. Una di queste fotografie, intitolata “Facciata del Quirinale con silhoutette di Carabiniere”, simbolo della dedizione dell’Arma dei Carabinieri al servizio delle Istituzioni, è stata acquisita in donazione dalla Scuola Ufficiali Carabinieri (Roma).

Con la stessa visione della serie Biocities – ricerca dell’astrazione geometrica nelle architetture – Carlo D’Orta avvia inoltre, nel 2013, la serie “Art-Factory”, improntata ad una visione metafisica delle architetture di grandi raffinerie e complessi industriali. Qui il titolo è un intenzionale e provocatorio gioco di parole, che unisce il concetto di arte con luoghi e attività considerati, nell’immaginario collettivo, lontani dai valori della bellezza. Questa serie ci invita, di conseguenza, al piacere della sorpresa e del bello dove istintivamente non l’avremmo cercato.

Sempre dal 2013 la ricerca sull’architettura conosce ulteriori forti evoluzioni approdando alla serie di installazioni fotografia+scultura intitolata “(S)Composizioni-Metafora della Vita”.

Qui la fotografia, nella logica della serie Biocities, trasforma paesaggi di architettura contemporanea in quadri di geometria astratta, nei quali profondità e tridimensionalità spesso svaniscono del tutto. Poi, però, usando esattamente gli stessi frammenti geometrici che compongono queste fotografie, vengono realizzate sculture in plexiglass, in vetro o, ancora, in acciaio dipinto con vernice acrilica (queste ultime a cura dall’amico pittore iperrealista Andrea Ciresola), nelle quali una tridimensionalità viene recuperata, ma completamente diversa da quella del luogo architettonico oggetto della fotografia.

Dunque un percorso che parte dalla tridimensionalità architettonica per approdare alla bidimensionalità di una fotografia astratta geometrica, per tornare poi di nuovo alla tridimensionalità di installazioni e sculture formate però – e qui sta la originalità del progetto – dagli stessi elementi geometrici che compongono la fotografia. Per questo la serie (S)Composizioni ha il doppio titolo di Metafora della Vita: essa è metafora non solo della capacità dell’uomo di modificare l’ambiente, ma anche della continua evoluzione della personalità di ciascuno di noi attraverso scomposizioni e ricomposizioni delle nostre emozioni ed esperienze. Si tratta di un circuito concettuale nel quale emergono reminiscenze del cubismo e poi di artisti come Malevic, Mondrian, El Lissitsky, Rothko, Peter Halley, ma anche reminiscenze delle ricerche psichiatriche di Freud, Jung e altri.

Alla ricerca sul paesaggio è dedicata la serie intitolata Traslazioni. Anche qui, tuttavia, lo scopo non è documentare, ma realizzare visioni pittoriche ispirandosi al movimento e alla velocità propri del Futurismo.

Alla danza Carlo D’Orta si avvicina in occasione della sua esperienza di componente, nel triennio 2012-2015, del Consiglio di Amministrazione dell’Accademia Nazionale di Danza. Nasce qui la serie fotografica Liquidance.

Ancora una volta, però, le fotografie che non si limitano a documentare, ma si concentrano su particolari decontestualizzati, oppure sulle ombre dei danzatori, o ancora sulle vibrazioni del movimento.

Infine, la ricerca sul ritratto si è sviluppata, dal 2011, in parallelo alla attenzione per l’architettura. In alcuni scatti ritratto e architettura si mescolano, così come permane la curiosità per le ambiguità e le complessità di significato che anche sul ritratto possono provocare i riflessi delle vetrate di palazzi contemporanei. Altre serie di ritratti sono state dedicate a soggetti particolari come “I Mimi”, oppure sono state realizzate nell’ambito di iniziative sociali nei Paesi in via di Sviluppo della Ong Amref.

Dal 2009 ha esposto i suoi lavori in numerose mostre personali presso gallerie private e istituzioni e gallerie pubbliche in Italia, Germania, Singapore e altri paesi. Nel 2013 ha tenuto la sua prima mostra museale personale (Biologia dell’Inorganico) nel Museo di arte contemporanea Palazzo Collicola di Spoleto (Perugia, Italia). Nel 2015 l’Officina delle Zattere di Venezia ha ospitato, accanto al Padiglione del Guatemala alla Biennale d’Arte, la sua mostra personale Beyond the Lens, poi portata anche nel Tempio di Pomona a Salerno. Nel 2017 il National Museum di Singapore ha ospitato una sua mostra personale dedicata alla serie Vibrazioni, poi portata nella Galleria Bruno Art Group di Singapore. Nel 2018 il museo dell’Archivio Centrale dello Stato ha ospitato la sua mostra 80 anni di Eur. Visioni differenti, dedicata ad 80 anni di architetture del quartiere EUR di Roma.

Ha vinto o è stato finalista/selezionato in numerosi premi nazionali e internazionali, tra cui 3° Biennale Arte di Genova, Sony World Photography Award, Celeste Prize, Premio Rospigliosi, Satura International Contest, Malamegi Vision Art Contest, Premio Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano (come foto-designer), Premio Enegan Art e altri.

Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche tra cui Museo di AC Palazzo Collicola (Spoleto), Museo dell’Archivio Centrale dello Stati (Roma), Palazzo di Giustizia di Milano-Ordine degli Avvocati, Centro Congressi della Banca d’Italia a Roma, Camera Deputati, LUISS Guido Carli, Architektenkammer Baden-Wurttemberg, Istituto Italiano di Cultura e Consolato Generale d’Italia a New York, Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano, e altre.
Negli anni 2015-2017, inoltre, i suoi progetti “(S)Composizioni-Metafora della Vita”, “Vibrazioni”, “Liquidance” e “Eur 42/Oggi: Visioni differenti”, sono stati selezionati per entrare a far parte dell’Archivio del Fondo Malerba Fotografia, prestigiosa istituzione dedicata alla promozione della fotografia a livello nazionale e internazionale.

Interviste e articoli sulla sua arte sono stati pubblicati dai principali quotidiani italiani Corriere della Sera e La Repubblica (2018), e dalle riviste Art&Law (2018), InsideArt (2017), Artisti in Campo (2017), Freccia di Trenitalia (2016), Aperitivo Illustrato (2015), AdToday (2014),Artitude (2011) e in numerose riviste online.

esposizioni

MOSTRE PERSONALI

 

2019

Roma – (novembre/dicembre) – CarloD’OrtaArtStudio/Gallery – Frammentazioni urbane – insieme ad Attilio Salci
Avezzano (AQ) – (ottobre/novembre) – Galleria Studio Uno – Biocities e Vibrazioni – a cura di Francesco Basile e Mauro Tersigni
Milano – (18-20 ottobre) – Fiera Novegro Photo Day – Biocities e Vibrazioni – Stand Vi.P. Gallery
Roma – (ottobre) – CarloD’OrtaArtStudio/Gallery – Towards New Horizons – insieme a Bernadette Felber – a cura di Adelinda Allegretti – mostra organizzata in occasione della Giornata del Contemporaneo di Amaci e di RAW-Rome Art Week 2019 – con il patrocinio del Municipio Roma II Assessorato Cultura, del Forum Austriaco Cultura e delle Ong Amref e Save the Children
Roma – (giugno/settembre) – CarloD’OrtaArtStudio/Gallery – Vibrazioni ed Epifanie Urbane – insieme a Virgilio Patarini – presentata da Francesco Giulio Farachi
Genova – (maggio) – Galleria Satura Palazzo Stella – Biocities – a cura di Mario Napoli
Gualdo Tadino (PG) – (aprile) – Adelinda Allegretti Studio&Gallery – Biocities and Vibrations – a cura di Adelinda Allegretti
Roma – (marzo) – CarloD’OrtaArtStudio/Gallery – Biocities and Vibrations – mostra organizzata nell’ambito della I° edizione di MFR-Mese Fotografia Roma e segnalata tra le Top 15 mostre di MFR dall’Ordine degli Architetti di Roma

2018

Roma – (dicembre) – Carlo D’Orta Art Studio – Lo sguardo dell’arte tra moda e fotografia – insieme a Daniela Otea
Singapore – (dicembre) – Fullerton Hotel – Exclusive Italian Worlds – insieme a Gianluca Castaldi e Riccardo Zannetti
Roma – (novembre) – Galleria dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio (IPSAR) – 80 anni di EUR. Visioni differenti – a cura di Juan Carlos Garcia Alia
Roma – Rome Art Week (22-27 ottobre) – Open Studio ed evento Liquidance. Figura e Movimento – a cura di Maria Italia Zacheo – col patrocinio dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma (AND) e una performance di tre alievi dell’AND
Orbetello – (luglio) – Festival della Fotografia – EUR42: Visioni differenti – a cura di Marco Arienti
Roma – (luglio) – Che Banca, sede di piazzale delle Belle Arti – Biocities e Vibrazioni
Lucca – Lucca Art Fair (18-20/5) – Stand Carlo D’Orta Art Studio
Roma – (maggio-giugno) – Museo dell’Archivio Centrale dello Stato – 80 anni di EUR. Visioni differenti. Archivio Centrale dello Stato e Carlo D’Orta – promossa da EUR S.p.A. e Archivio Centrale dello Stato, con la collaborazione di Inail – a cura di Valerio Dehò e Giuseppe Prode

2017

Roma – Rome Art Week (9-14/10) – Open Studio ed evento Sopra Sotto Berlino (insieme a Fabrizio Borrelli) – a cura di Maria Italia Zacheo
Singapore – (giugno/luglio) – Bruno Art Group Gallery – Vibrations – a cura di Motti Abramovitz e Sandra Bauser
Roma – (giugno) – Carlo D’Orta Art Studio – Astrattismi Paralleli 2.0 (insieme a Danilo Susi e con la partecipazione straordinaria di Gianluca Castaldi e Riccardo Zannetti) – a cura di Maria Italia Zacheo
Livorno – (maggio/giugno) – Fortezza Nuova – (S)Composizioni e Solitudini (insieme a Andrea Ciresola e Diego Cicionesi) – organizzata dal Comune di Livorno – a cura di Alessandro Paron
Roma – (aprile/maggio) – Honos Art Contemporary – Eur 1942 / Oggi: Visioni differenti a cura di Giuseppe Prode
Milano – (marzo) – Milan Image Art/MIA Fair – Stand Honos Art Contemporary Vibrazioni
Milano – (marzo) – Milan Image Art/MIA Fair – Stand Alidem/Arte della Fotografia – Geometrie Still Life
Singapore – (gennaio) National Museum – Italian Vibrations (insieme a Gianluca Castaldi e Vittorio Zannetti) – a cura di Juliana Benelli e Bruno Art Group Gallery e col patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura a Singapore

2016
Roma – FinecoBank di via Gallia – Biocities e Vibrazioni (ovvero innovazione, semplicità, trasparenza)
Rovereto (Trento) – Galleria PoliArt – Biocities – a cura di Leonardo Conti
RomaRome Art Week (24-29/10)Open Studio ed eventi Eur 42 Oggi (a cura di Giuseppe Prode e Juan Carlos Garcia) e MessaggiAssaggi(a cura di Maria Italia Zacheo e Chiara Velocci)
Milano – Milan Image Art (MIA) Fair 2016, Stand Romberg Arte Contemporanea – Biocities II, Traslazioni e Vibrazioni solo show – a cura di Italo Bergantini
Bologna – Arte Fiera 2016, Stand Romberg Arte Contemporanea – Biocities Two e (S)Composizioni solo show – con Andrea Ciresola – a cura di Italo Bergantini

2015
Roma – Studio Lattanzio Group – Liquidance – con il patrocinio dell’Accademia Nazionale di Danza
Salerno – Tempio di Pomona – Beyond the Lens – a cura di Italo Bergantini e Gaia Conti
Venezia – Officina delle Zattere (Dorsoduro) – Beyond the Lens – a cura di Italo Bergantini e Gaia Conti (maggio-giugno)
Roma – Galleria Spazio Nuovo – New Abstract – a cura di Guillaume Maitre e Paulo Perez (maggio-giugno)
Milano – Milan Image Art (MIA) Fair 2015, Stand Romberg Arte Contemporanea – Biocities II Solo Show – a cura di Italo Bergantini
Bologna – Arte Fiera 2015, Pad 25/Stand B88, Romberg Arte Contemporanea – Biocities II Solo Show – a cura di Italo Bergantini
Roma – Galleria Mucciaccia – Arte in circolo – a cura di Gianluca Marziani e Giulia Abate

2014
Milano – Milan Image Art (MIA) Fair 2014, Stand 96/Romberg Arte Contemporanea – Biocities Solo Show – a cura di Italo Bergantini

2013
Selva Gardena (BZ) – Spazio comunale Tublà da Nives – Associazione Tublà da Nives – Assoluto Visivo – a cura di valerio Dehò e Italo Bergantini
Roma – Studio Lattanzio Group, in collaborazione con Romberg Arte Contemporanea – La Biologia dell’Inorganico – a cura di Italo Bergantini
Milano – Milan Image Art (MIA) Fair 2013, Stand 39/Romberg Arte Contemporanea – “Biocities Solo Show” – a cura di Italo Bergantini e Alessandro Trabucco
Spoleto – Museo di Arte Contemporanea Palazzo Collicola – La Biologia dell’Inorganico – a cura di Gianluca Marziani

2012
Roma – Studio Transit Architettura, in collaborazione con Romberg Arte Contemporanea – (Un)real city (insieme a Claudio De Micheli) – a cura di Italo Bergantini e Alessandro Trabucco
Milano – Milan Image Art (MIA) Fair 2012, Stand 9/Romberg Arte Contemporanea – Solo Show – a cura di Italo Bergantini e Valerio Dehò
Stoccarda (Germania) – F75 Gallery – Spiegelungen – a cura di Wilfried Dechau

2011
Berlino – Istituto Italiano di Cultura – Architektonische Rhythmen a cura di Katharina Hausel
Colonia (Germania) – Istituto Italiano di Cultura – Architektonische Rhythmen a cura di Ann-Katrin Gunzel
Milano – Spazio Oberdan (Galleria d’arte della Provincia) – Astrattismi Paralleli (insieme a Danilo Susi) – a cura di Valerio Dehò
Roma – Galleria Tondinelli – Ritmi Architettonici
Francoforte sul Meno (Germania) – Goethe Institut – Architektonische Rhythmen a cura di Carola Peter
Roma – Rome University of Fine Arts (RUFA) – Astrattismi Paralleli (insieme a Danilo Susi) – a cura di Loris Schermi e Genny Di Bert
Pescara – Aurum (Galleria d’arte del Comune) – Astrattismi Paralleli (insieme a Danilo Susi) – a cura di Giovanni Benedicenti

2010
Stoccarda (Germania) – Architektenkammer Baden Württemberg – Architektonische Rhythmen a cura di Wilfried Dechau
Monaco di Baviera (Germania) – Istituto Italiano di Cultura – Architektonische Rhythmen
Ancona – Atelier dell’Arco amoroso (Galleria d’arte della Provincia) – Astrattismi Paralleli (insieme a Danilo Susi)

MOSTRE COLLETTIVE

2019

Cuba – Centro Ispano-Americano Fotografia – Visuali Italiane – Mostra promossa da FMF/Fondo Malerba Fotografia – a cura di Mino De Vita
Parigi – Fiera Art Shopping (Carosel du Louvre) – Stand Adelinda Allegretti
Tokyo – Roonee247 Galllery – Visuali Italiane – Mostra promossa da FMF/Fondo Malerba Fotografia – a cura di Mino De Vita
Genova – Biennale di Genova 2019 – a cura della Galleria Satura
Genova – Arte Genova 2019 – Stand Galleria Satura
Insbruck – Art Insbruck 2019 – Stand Adelinda Allegretti Gallery

 

2018

Parete (CE) – Museo di Arte Contemporanea – Mostra collettiva di inaugurazione – a cura di Paolo Feroce
Vasto (CH) – Scuderie di Palazzo Aragona – 51° edizione del Premio Vasto di arte contemporanea, promossa dal Comune di Vasto – Paesaggi oltre il paesaggio  – a cura di Silvia Pegoraro
Fermo – Museo Piccole Cisterne Romane – Il segno della memoria la Memoria nel Segno – organizzata dalla Galleria Studio1 di Avezzano – a cura di Lorenzo Canova
Genova – Galleria Satura – Mostra delle opere selezionate per la finale del Satura International Contest 2018
Forlì – Fondazione Dino Zoli – Mostra delle opere finaliste del premio Arteam Cup 2018 – organizzato dall’associazione Arteam
Sorrento – Villa Fiorentino – Sorrento Young Art Festival – organizzato da Associazione eXclusive e Comune di Sorrento – a cura di Paolo Feroce, Rossella Savarese e Leone Cappiello.

2017

Roma – Museo Maxxi – Dove Nessuno arriva. 60 anni di attività di Amref – organizzata dalla Ong Amref – in mostra anche la installazione di Carlo D’Orta “Siamo Tutti Carte dello Stesso Castello”
Sorrento (NA) – Villa Fiorentino – First Young Art Festival – organizzato dall’Associazione eXclusive e dal Comune di Sorrento, a cura di Leone Cappiello e Paolo Feroce
Livorno – Fortezza Nuova – Mostra delle opere finaliste e selezionate del Premio Lynx 2016 – a cura dell’Associazione Sestante

2016
Roma – Galleria Honos Art – Honos presenta Honos – a cura di Juan Carlos Garcia Alia
Ajdovscina (Slovenia) – Lokarjeva Galerija – Mostra delle opere finaliste e selezionate del Premio Lynx 2016 – a cura dell’Associazione Sestante
Massa Marittima (MC) – Palazzo dell’Abbondanza – Da Faces a Cambiamenti – mostra di opere degli artisti finalisti del premio EneganArt 2015 – a cura di EneganArt nell’ambito di Toscana Foto Festival 2016
Porto S.Elpidio (FM, Marche) – Villa Baruchello – Direzioni Paesaggistiche – a Cura di Onart Gallery di Firenze
Roma – Galleria Angelica – Artisti per l’Utopia (in occasione del V° centenario della pubblicazione dell’Utopia di Tommaso Moro) – a cura dell’Associazione Cenacolo di Tommaso Moro, in collaborazione con MIBACT e Biblioteca Angelica

2015
Lariano (RM) – Stoffe e Tele – rassegna di arte e moda a cura della Regione Lazio e del Comune di Lariano
Verona – Art Verona Fiera – Stand Romberg Arte Contemporanea

2014
Parigi – Foto Fever, Carrousel du Louvre – Stand Romberg Arte Contemporanea
Lione – Docks Art Fair, Quai Rambaud – Stand Romberg Arte Contemporanea

2013
Bruxelles – Off Contemporary Art Fair, Tour & Taxis – Stand Romberg Arte Contemporanea
Parigi – Cutlog Art Fair 2013, Atelieur Richelieu – Stand Romberg Arte Contemporanea – Biologia dell’Inorganico

2012
Venezia – Palazzo della Misericordia – Mostra Finale del Premio Murano – a cura della Scuola del Vetro Abate Zanetti
Venezia – Palazzo Zenobio & Rombert Arte Contemporanea – 7 Ways of Seeing – a cura di Italo Bergantini e Alessandro Trabucco
Livorno – Museo Civico G.Fattori – Mostra Finale del premio d’arte Combat Prize 2012
Istanbul (Turchia) – 21th Artists Istanbul Art Fair (Padiglione Italia)

2011
Latina – Romberg Arte Contemporanea – PhotoReload (Naked City) – a cura di Italo Bergantini e Alessandro Trabucco

2010
New York (Usa) – The Invisible Dog Art Center – Mostra Finale del Celeste Prize 2010

SELEZIONE PRINCIPALI PREMI

2019

Premio Arte Architettura Colleferro – Finalista – Organizzato dall’Ordine Architetti di Roma con la collaborazione del Comune di Colleferro
Premio Biennale Arte Genova – Vincitore del 2° premio nella Sezione Fotografia – 3° Biennale d’Arte di Genova – organizzata da Associazione Culturale Satura col patrocinio di Regione Liguria e di Comune di Genova e città metropolitana di Genova
Premio Combat – Artista segnalato dalla Giuria per la sezione Fotografia
Premio Malamegi Lab 11 – Malamegi Art LaboratoryFinalista con l’opera “(Biocities) Roma Eur 28”

2018

Satura International Contest – Associazione Satura Gallery3° premio nella Sezione Fotografia con l’opera “(Biocities) Roma Eur 60”
Premio Arteam Cup – Associazione culturale ArtTeam – Finalista nella sezione Fotografia con l’opera “(Biocities) La Terza Roma/Roma Eur 82B”
Combat PrizeAssociazione Culturale Blob ArtSelezionato con l’opera “(Rinascimento) Roma Eur # 146
Premio Rospigliosi – Associazione culturale AVUGI e Galleria Vittoria di Roma – Vincitore della sezione Fotografia con l’opera “Vibraz Baires # 5”

2017
Archivio Fondo Malerba Fotografia – Selezionato nell’anno 2017 con il progetto “Eur 42/Oggi: Visioni differenti
Premio Lynx – Associazione culturale Il Sestante – Finalista con l’opera “Roma Eur Nuvola # 4
PX3 Prix de la Photographie Paris – Honorable Mention conferita alle serie Biocities Two e Vibrazioni
Combat Prize – Associazione Culturale Blob Art – Selezionato con l’opera “Vibrazione Roma Eur # 70

2016
Premio Lynx – Associazione culturale Il Sestante – Selezionato con l’opera “Liquidance 78
Archivio Fondo Malerba Fotografia – Selezionato nell’anno 2016 con i progetti “Vibrazioni” e “Liquidance
Premio Ora Espaňa – Associazione Culturale Radar – Finalista

2015
Premio Enegan Art – Enegan spa – Finalista
Archivio Fondo Malerba Fotografia – Selezionato nell’anno 2015 con il progetto “(S)Composizioni-Metafora della vita
Malamegi Lab Art Foundation – Selezionato nel “Vision Art Contest II Edition”

2014
SaatchiArt.com – Selezionato nella collezione “Celebrate Paris Photo” – (10 novembre 2014)
SaatchiArt.com – Selezionato nella collezione “Inspired by Mondrian” – (3 marzo 2014)

2013
Le Journal de la Photographie – Weekend Portfolio (8 giugno) – Selezionato dal gallerista di New York Howard Greenberg

2012
Sony World Photo Award 2012 – Sony World Photo Organisation – Shortlisted nella categoria “Professional-Conceptual”
Premio del Vetro Murano 2012 – Scuola del Vetro Abate Zanetti (Murano-Venezia). Vincitore come foto-designer nella categoria “Vetrofusione”, in coppia con il maestro vetraio Flavio Fuga
Combat Prize – Associazione Culturale Blob Art – Finalista

2010
Celeste Prize 2010 – Associazione Culturale Celeste – Vincitore del Voto on line

2009
Premio Arte Mondatori – Finalista

 

Copyrights © Carlo D’Orta

critica

Carlo D’Orta: Biocities
La fotografia di Carlo D’Orta è astrazione nel senso puro del termine che indica quel “processo mentale mediante il quale una cosa viene isolata da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla come specifico oggetto di indagine”. Il suo obbiettivo, infatti, si concentra nel cogliere dell’architettura contemporanea sezioni, dettagli, geometrie che, estrapolate dal loro insieme o contesto, sono in grado di donare punti di vista totalmente inediti.

Il concetto di Biocities, con cui ha intitolato questi scatti, rimanda all’elaborazione di un pensiero in cui la città è concepita come un organismo vivo che si articola in varie parti ed evolve. L’attenzione dell’artista si sofferma spesso sull’interazione tra edifici differenti che, visti da una determinata angolazione, entrano in connessione prospettica creando composizioni formali in cui l’armonia è determinata dal dialogo tra le parti. Il fotografo ricerca quei rapporti tra corpi architettonici che normalmente sfuggono allo sguardo, ma che, nella sintesi dell’opera, sorprendono per la loro evidenza metafisica come rivelazioni inaspettate. Altre volte, invece, si sofferma su eventi mutevoli e passeggeri come i riflessi sui grattacieli: giochi di linee e sagome deformate, luci e ombre che vibrano sulle vetrate degli edifici, entrando in risonanza tra loro. D’Orta fornisce all’osservatore un diverso modo di guardare e interpretare la città che lo circonda, invitando a considerare l’architettura come un elemento visivo e grafico che struttura e connota lo spazio, oltrepassandone il ruolo funzionale di costruzione-contenitore. Le sue fotografie catturano combinazioni geometriche e sovrapposizioni inconsuete, tanto da rendere difficile la riconoscibilità persino dei luoghi più iconici di città come Roma, Milano, Londra o Parigi. D’Orta identifica e isola alcune componenti modulari che, private di connotazioni spaziali specifiche, diventano l’elemento primario dell’alfabeto che costituisce il nostro ambiente abitativo.

L’intento finale non è solo insegnare a vedere, ma soprattutto mostrare la bellezza e la straordinarietà dell’ideazione architettonica che tiene conto di tutti quei singoli dettagli che noi abitualmente trascuriamo.

(Testo critico a cura di Flavia Motolese).