Y Palacios Anna Maria

opere proposte

biografia

Nata a Genova nel 1938 e morta nella stessa città nel 2013. Si è diplomata al Liceo Artistico Nicolò Barabino in Genova e per molti anni si è dedicata all’insegnamento nelle scuole pubbliche della stessa città.. Dice di sé la pittrice : “Il mio percorso artistico tocca le più diverse espressioni: il ritratto, l’acquaforte, la ceramica,il gioiello, ma soprattutto la vetro-fusione, con tecniche personalissime e, naturalmente, la pittura. Non ho tralasciato la punta secca, la litografia e la serigrafia.” Ama viaggiare e, per un fortunato caso della vita, un bel giorno è partita per il Venezuela.
Da lì è nato un grande amore per questa bellissima terra e nei suoi quadri hanno cominciato a comparire piante: aggressive,prepotenti nei loro colori smaglianti, che si sommarono al bianco abbagliante catturato in Grecia e agli intensi azzurri dei paesi arabi. Dal 1976 al 1997 ha esposto con regolarità in Venezuela portando agli italiani che vivono in Sud America le immagini della trasformazione della sua città (Genova) e in Italia le suggestive immagini di quei lontani paesi. In occasione del bicentenario della nascita di Simon Bolivar, le repubbliche sudamericane, per il tramite delle loro ambasciate in Italia, gli hanno fatto rappresentare le loro terre in una mostra allestita nella Sala del Quadrifoglio all’Eur di Roma.
Con quelli che la stessa autrice chiama “ritratti di paesaggio” ha esposto in molte città italiane ed estere, tra queste, oltre a Genova,ovviamente , Milano, Monza, Torino, Roma, Venezia, Parigi, Oslo, Madrid, Miami, Caracas. Tra le numerose mostre che ha realizzato a Genova la pittrice ricorda con particolare piacere le tre a tema dedicate alle straordinarie bellezze del Centro Storico di Genova, la sua città: “Genova, un cielo sui tetti” del 1990, “Ferri dei tetti, cornici del cielo” del 2000 e “Ardesia, anima di Liguria” del 2005.
La Palacios ama molto disegnare soprattutto dal vero e queste tre mostre le hanno dato molte soddisfazioni anche,come lei stessa dice “ per le innumerevoli opportunità di conoscere e far conoscere il mondo particolare dei tetti della mia città nella sua parte più antica, un vero patrimonio che mi auguro venga conservato nelle sue caratteristiche, uniche e irripetibili.”

critica

Le sue mirabili vedute caratterizzate dalla luminosità delle dominanti cromatiche e dal taglio geometrico del formato, con accentuata tensione verticale, ben sintetizzano gli elementi del paesaggio che rivive anche grazie ad una originale poetica interpretativa. (…)

nell’opera dell’artista genovese si fondono realismo e magia, cultura e natura, per attirare lo spettatore all’interno di una scenografia sorprendente fatta di quinte colorate e di architetture severe, di tetti e terrazze, di muri scialbati e persiane socchiuse e impreziosita da una pennellata sapiente capace di restituire l’atmosfera di una Liguria senza tempo.